Adriana Fiorentini, donna di fede e scienziata

PRESENTAZIONE DI UNA RACCOLTA DI TESTIMONIANZE
Venerdì 26 ottobre, con l’intervento dell’Arcivescovo

Si rinnova, con l’ultimo venerdì del mese di ottobre, l’appuntamento annuale per fare memoria di Adriana Fiorentini, in prossimità del suo giorno natale, 1° Novembre, festa di Tutti i Santi.

Adriana Fiorentini. Scienziata. Donna di fede. Una testimone del nostro tempo.

Una persona speciale, morta quasi 3 anni fa. Ma che resta viva nella mente, nel cuore e nel vissuto di quanti hanno avuto il privilegio di fare un pezzo di strada con lei.

La comunità parrocchiale di S. Stefano ha finora caratterizzato questi momenti come occasioni di riflessione sulla catechesi, una realtà in cui in modo particolare Adriana ha messo a disposizione i suoi doni.

L’appuntamento di quest’anno, Venerdì 26 ottobre, alle 21.15, nel salone parrocchiale in Via S. Stefano, si annuncia come un evento eccezionale, perché sarà presentata una raccolta di pensieri e di testimonianze di chi l’ha incontrata nei diversi ambienti di vita e di lavoro. Con le parole di chi ha potuto apprezzare il suo sorriso luminoso, di chi le ha voluto bene.

Il titolo del libro (Pacini Editore): “Adriana Fiorentini a Pisa 1968-2016. La bellezza di un cammino tra scienza e fede”.

Un volumetto costruito con oltre 50 contributi di chi ha conosciuto Adriana nella sua esperienza pisana: la presenza non banale nel quartiere di Porta a Lucca; l’attività di ricerca nell’Istituto di Neuroscienze del CNR; il servizio in Parrocchia; l’impegno a livello di Pastorale Universitaria e Diocesana; la partecipazione all’Associazione Sante Malatesta.

Pensieri diversi, aneddoti curiosi, riflessioni, testimonianze intime… ognuna preziosa, perché riporta un aspetto particolare, in qualche maniera unico, dell’incontro avuto con Adriana. Ma da tutti emerge una costante: Adriana ha attraversato gli ambienti, e il tempo che le è stato concesso, in maniera soave, leggera. Portando a ciascuna persona che ha incontrato un messaggio di gioia semplice, di abbandono fiducioso in Dio, di condivisione generosa dei doni ricevuti.

Ecco allora che fare memoria di Adriana non vuole essere una rievocazione nostalgica del passato, ma l’annuncio di un cammino di verità, di ricerca del bello e del bene, che è offerto e diventa possibile per ciascuno, sull’esempio di questa nostra straordinaria compagna di viaggio.

Del resto (sono parole dell’Arcivescovo, dalla presentazione del libro): «Nelle indicazioni pastorali che ci guideranno nell’anno 2018-2019, insieme a nomi di altri fratelli nella fede che hanno percorso il loro itinerario da questa terra alla patria celeste, c’è anche il nome di Adriana Fiorentini. Un esempio per tutti. Uno stimolo a camminare con fedeltà e umiltà sulla via del Vangelo. Una compagna di viaggio che ci incoraggia con il suo sorriso e la sua gentilezza a sperimentare la tenerezza con la quale il Signore ci invita a correre sulla strada della santità».

E all’incontro di venerdì sera 26 ottobre interverrà l’Arcivescovo Giovanni Paolo Benotto, che ci guiderà a rileggere la vicenda di Adriana, collocandola in questo percorso di santità.

Giuseppe Meucci