Bentornati a Caprona!

Domenica scorsa 17 settembre è stato un giorno molto importante per la nostra comunità: abbiamo fatto festa insieme per la riapertura della casa parrocchiale a Caprona, la cui storia è intrecciata a quella della parrocchia di Santo Stefano sin dal 1980. Oggi sono passati sei anni da quando un gruppo di famiglie rom, che vivevano una fase di emergenza abitativa, occupò la casa. Sei anni di rinunce, di confronti, di attese, di proposte, di burocrazia, di tanto impegno.

Ma vogliamo subito mettere da parte questa triste parentesi per ricordare e prestare invece attenzione all’altra faccia della medaglia, ossia le opportunità che la casa ci ha dato anche in questo difficile arco di tempo. Partendo proprio da quel pugno nello stomaco quando ci fu data la notizia dell’occupazione; chi non si è sentito un po’ colpevole per aver trascurato nel tempo la casa parrocchiale, per non aver colto occasioni per andarci? Ma si sa, spesso è proprio quando si perde una cosa che se ne capisce davvero il valore. Ecco che allora Caprona è riuscita a risvegliare affetto e forte senso di appartenenza negli animi dei parrocchiani, sia quelli più adulti che c’erano e hanno contribuito fin dai primissimi lavori dopo l’acquisto, sia quelli più giovani che ricordano con un sorriso i pomeriggi da bambini trascorsi in quell’angolo verde di golena dell’Arno.

Caprona in questa delicata fase è stata anche luogo di incontro e di nuove amicizie, nel tempo si è poi formato un gruppo unito di persone entusiaste e di buona volontà che, tra impegni burocratici e tanti lavori manuali nell’ultimo anno, ha riportato la casa ad una nuova bellezza. Sull’onda di questo rinnovato entusiasmo, il presente ed il futuro della casa abbracciano le due finalità per cui era stata originariamente acquisita: è oggi una struttura che offre alle varie realtà dei gruppi della comunità un ambiente per la catechesi, per la formazione, per riunioni di preghiera, per proporre iniziative di gioco, per condividere momenti di festa; ma la casa è anche accoglienza per persone e famiglie in difficoltà, ospitate negli appartamenti ricavati al primo piano.

Una struttura aperta, viva, un dono, un progetto da costruire e condividere tutti insieme.

Domenica scorsa è stato un bel momento di festa con tanti amici, lo aspettavamo da tempo ed è significativo che sia stato proprio all’inizio del nuovo anno in cui tutte le attività parrocchiali piano piano
ricominceranno, perché con Caprona è il tempo di un nuovo inizio.

Nel ringraziare i tanti che si sono adoperati per la casa in questi anni, prendiamoci ora l’impegno tutti di trasformare l’emozione che abbiamo vissuto domenica nei sorrisi e negli occhi lucidi, in impegno e invito per cogliere la grande possibilità che ci è stata (ri)data: vivere i nostri cammini all’interno della parrocchia sfruttando il più possibile il dono della nostra casa di Caprona.

Federica Maria Farina