Carissime e carissimi,
il Centro Pastorale “Evangelizzazione e Catechesi” dell’Arcidiocesi di Pisa,
il Museo di Storia Naturale dell’Università di Pisa,
il Museo Nazionale della Certosa Monumentale di Calci,
e l’Unità Pastorale della Valgraziosa
organizzano l’iniziativa dei
“Dialoghi in Certosa“,
un progetto di dialogo tra pensieri diversi e di esperienze sul silenzio,
sulla natura e sulla musica.
L’idea è nata dalla richiesta di Papa Francesco di vivere il 2024 come anno dedicato al tema della preghiera in preparazione al Grande Giubileo del 2025.
Abbiamo quindi declinato la preghiera secondo i temi di “Silenzio e Parola“, “Natura e Creato“, “Musica e Spazi“.
Ma non solo: i suddetti temi ben si prestano anche a incontri di dialogo tra pensieri diversi – e non necessariamente credenti – da vivere proprio nella splendida cornice della Certosa di Calci (Pisa).
Da qui il progetto dei “Dialoghi in Certosa”, che vede una prima parte dell’incontro in forma di dialogo tra due relatori, e una seconda parte dell’incontro fatta di esperienze e visite a tema in zone particolari della Certosa di Calci.
VENERDÌ 19 APRILE 2024
dalle 18.00 alle 19.00, dialogheranno
S. E. Mons. Roberto Filippini e il Prof. Alfonso Maurizio Iacono
su “Silenzio e Parola”.
Seguirà – dalle 19.00 alle 20.00 – la visita a una cella dei monaci
e al Codice Miniato “Bibbia di Calci”;
VENERDÌ 3 MAGGIO 2024
dalle 18.00 alle 19.00, dialogheranno
il Prof. Simone Morandini e la Prof.ssa Elisabetta Palagi
su “Natura e Creato”.
Seguirà – dalle 19.00 alle 20.00 – la visita al Museo di Storia Naturale dell’UniPi;
VENERDÌ 17 MAGGIO 2024
l’incontro si svolgerà interamente nella Chiesa della Certosa, dalle 18.00 alle 20.00.
Vi sarà un Ensemble da camera (Violino, Flauto e Viola) del Conservatorio “P. Mascagni di Livorno” con la presentazione musicale a cura della Prof. ssa Cristina Papini, e l’intervento di don Severino Dianich dal titolo “la voce dello spazio. Appunti sull’architettura della Chiesa”.
Alleghiamo la locandina dell’iniziativa, invitiamo cordialmente a partecipare e preghiamo anche di diffondere.
Un caro saluto
don Federico