Correva l’anno 1949… Erano ancora momenti difficili per tutti coloro che – sopravvissuti al II° evento bellico mondiale – avevano perso familiari, amici, casa, lavoro.
Forte era la necessità che si sentiva di pregare; di chiedere aiuto a Dio e alla Madonna per uscire da quella terribile crisi.
Fu così che, proprio nel 1949, era Arcivescovo di Pisa Mons. Ugo Camozzo, la Madonna di sotto gli Organi fu portata in pellegrinaggio in tutte le parrocchie della Diocesi pisana: nelle parrocchie vicine in processione a piedi e negli spostamenti più lontani con mezzi di fortuna.
Questo pellegrinaggio durò qualche mese; e vide ovunque la partecipazione di moltissima gente: tutto il popolo pisano si strinse attorno alla Madonna.
La pietà popolare verso la Beata Vergine è un fatto ecclesiale rilevante e universale: la popolazione esprime, in gran parte, la propria fede soprattutto nella pietà popolare che è stato in quel momento ed è sempre un provvidenziale strumento per la custodia della fede.
In quella occasione Mons. Amedeo Salvini compose un inno: “O Regina Tu dal Cielo” che venne cantato da tutto il popolo in processione.
Quell’evento fu ripetuto in seguito a distanza di anni, ma non ebbe quel seguito, quel bagno di folla che provocò nel ’49.
Oggi, con i potenti mezzi moderni, non più di fortuna, la Madre della Chiesa ha ripercorso quasi tutto l’itinerario di quel tempo all’interno della nostra diocesi, facendosi conoscere, in tutto il suo splendore, alle nuove generazioni.
…Madre mostrati a chi chiede
la dolcezza della fede.
Splendi, o Stella, sulla via
Che conduce al tuo Gesù.
Vieni o Vergine Maria,
puoi salvarci solo tu…
Quel “tu” – libertà poetica a motivo di rima – che sollevò non poche polemiche ieri… ma anche oggi.