La nostra comunità sarà più ricca se…

 

… se saranno in molti a mettere a disposizione il loro tempo, le loro capacità, la loro passione per il servizio.

Abbiamo tante volte rivolto questo appello, e con forza torniamo a ripeterlo, perché crediamo fermamente che una vera comunità non è tale quando tutto funziona perché alcune persone, magari estremamente capaci e disponibili, si dedicano con impegno a portare avanti tutte le attività e tutti i servizi; lo è invece quando tutti sono pronti a farsi avanti perché ogni aspetto della vita della parrocchia sia sempre valido e pronto a rispondere ad ogni richiesta e ad ogni necessità.

Quando tutto funziona ma sono pochi ad impegnarsi, si corre un forte rischio, per non dire che si entra in una logica perversa: ci si abitua semplicemente ad essere serviti. Ma questo non è lo spirito della comunità! Forse può andar bene in un’azienda dove si guarda all’efficienza, magari riducendo i costi del personale, qui si deve ragionare nella maniera completamente opposta, qui non si parla di costi ma di dono, non si parla di ridurre ma di moltiplicare.

In che cosa possiamo impegnarci?

Da sempre ripetiamo che c’è bisogno di volontari per la segreteria, per la S. Vincenzo, per la Mensa, per la cura delle chiese e degli arredi liturgici, per non parlare poi del catechismo. Ci sono alcuni servizi che in questo momento soffrono perché pochi o nessuno se ne occupa, ricordiamone qualcuno:

La pulizia e l’addobbo delle chiese. Bello entrare in chiesa e trovare tutto pulito e a posto. Finora tutto questo è stato fatto da qualcuno senza tanto clamore, ma adesso queste persone o non sono più tra noi o non ne hanno più le forze o la disponibilità. Chi continuerà questo importante servizio?

La casa di Caprona. E’ tutta una realtà da riscoprire e da reinventare. Chi si occuperà della gestione? Chi andrà a controllare che tutto funzioni? Chi terrà un calendario delle richieste? Chi terrà i contatti con i richiedenti da fuori parrocchia?

Per il momento mettiamo in evidenza queste due esigenze, ma certamente non sono le uniche perché nelle nostre comunità le iniziative non mancano e non mancheranno. Allora? Rimaniamo nella speranza che le persone che verranno a dare la propria disponibilità saranno in numero così grande che supereranno il bisogno.