Annunciato da Papa Francesco si aprirà l’8 dicembre 2015 e si chiuderà il 20 novembre 2016. Nell’Anno Santo le letture per le domeniche del tempo ordinario saranno prese dal Vangelo di Luca, chiamato “l’evangelista della misericordia”. Così l’Anno Santo diventa un’opportunità per approfondire la fede e vivere con rinnovato impegno la testimonianza cristiana.
Il tema della misericordia.
L’Anno Santo straordinario sarà dedicato al tema della misericordia, molto caro a Papa Francesco, che già nel primo Angelus dopo la sua elezione aveva detto: “Sentire misericordia, questa parola cambia tutto. È il meglio che noi possiamo sentire: cambia il mondo. Un po’ di misericordia rende il mondo meno freddo e più giusto. Abbiamo bisogno di capire bene questa misericordia di Dio, questo padre misericordioso che ha tanta pazienza”. Nel testo dell’edizione italiana dell’esortazione apostolica “Evangelii gaudium” il termine misericordia appare ben 31 volte.
Il Giubileo nell’antichità.
Presso gli Ebrei, il Giubileo era un anno dichiarato santo che cadeva ogni 50 anni, nel quale si doveva restituire l’uguaglianza a tutti i figli d’Israele, offrendo nuove possibilità alle famiglie che avevano perso le loro proprietà e perfino la libertà personale. Ai ricchi, invece, l’anno giubilare ricordava che sarebbe venuto il tempo in cui gli schiavi israeliti, divenuti nuovamente uguali a loro, avrebbero potuto rivendicare i loro diritti. La Chiesa cattolica ha iniziato la tradizione dell’Anno Santo con Papa Bonifacio VIII nel 1300.
Gli ultimi Anni Santi straordinari sono stati quelli del 1933, indetto da Pio XI per il XIX centenario della Redenzione, e quello del 1983, indetto da Giovanni Paolo II per i 1950 anni della Redenzione.