Inizia il tempo della Quaresima

MERCOLEDÌ DELLE CENERI:
UNICA CELEBRAZIONE E INAUGURAZIONE NUOVA VIA CRUCIS

Mercoledì 14 Febbraio, alle ore 18.00,
tutta la comunità è invitata alla S. Messa di inizio della Quaresima
– con l’imposizione delle ceneri –
alla Chiesa de I Passi.

Sarà questa l’occasione per vivere un altro evento importante: la benedizione e l’inaugurazione dei quadri della nuova Via Crucis.

Qualcuno nel passato aveva domandato perché nella chiesa de I Passi non ci fosse una via Crucis. Avevamo sempre risposto che prima c’erano cose molto più urgenti da sistemare. La spinta a dare il via al progetto l’ha data una persona della nostra comunità, Carla Marrazzini,  offrendo il suo contributo: da qui la decisione.

La chiesa de I Passi, con la sua architettura originale e moderna, aveva bisogno di segni perché le pareti non rimanessero vuote o “fredde”, come qualcuno le aveva definite.

I quadri della Via Crucis che andiamo a installare, non potevano certo essere tradizionali ma, nella loro originalità, dovevano essere di impatto, moderni e, nel linguaggio dei segni, capaci di accompagnare alla riflessione sull’amore di Cristo e sul dolore dell’uomo.

Con gioia annunciamo che l’autore della Via Crucis è Viviano Elia, parrocchiano de I Passi che con passione, dedizione e professionalità ha realizzato questa importante opera: a lui il «GRAZIE» di don Carlo, don Federico, di tutta l’Unità Pastorale e di coloro che – con la Via Crucis de I Passi – pregheranno, rifletteranno, vivranno una tappa del proprio cammino spirituale.

Le parole dell’autore del progetto e dei disegni dei quadri, pensiamo siano il modo migliore per comprendere il percorso di questa Via Crucis:

Descrizione del tema, materiale e soggetto rappresentativo.

La descrizione del tema ruota intorno a tre elementi rappresentativi:

  1. L’uomo e la morte: secondo un punto di vista umano, un uomo comune a tanti altri, seguendo anche un concetto di elaborazione della sofferenza. Si parte da una fase iniziale di negoziazione o rifiuto. Viene attuato come un meccanismo di difesa e di rifiuto della realtà; poi subentrano sentimenti di paura, per cercare poi contrattazione o patteggiamenti. (l’Orto degli Ulivi, la Tentazione del Diavolo, la Paura e la Fuga degli Apostoli, l’Abbandono e la Solitudine). Si inizia, così, a reagire alla situazione, a dare un senso all’accaduto, attraversati da una profonda sensazione di tradimento e paura, per poi arrivare, infine, ad una fase di accettazione (l’Arresto, la Flagellazione, ed il Confronto con Barabba e la Voce del Popolo). È la fase in cui si abbraccia la morte, in cui si accetta la perdita della persona cara (la Via del Dolore, il Peso della Croce sulle Spalle, la Crocifissione e la Morte).
  2. Il ferro: la materia con cui l’uomo crea, modella e, al contempo, può anche distruggere; è il materiale con cui sono stati realizzati i chiodi a base quadrata, che ai tempi dei Romani, venivano utilizzati per crocifiggere i condannati a morte. Una materia fredda, priva di anima, uno strumento che accompagna questo uomo, nel suo percorso del dolore, dall’arresto alla flagellazione, all’essere inchiodato e trafitto sulla croce. Ecco, da questi elementi, parte il mio concetto di elaborare delle figure, dei bozzetti, che attraverso poche linee, rappresenteranno la sofferenza di Gesù, secondo un mio linguaggio espressivo ed artistico.
  3. Il legno: la croce. Per rappresentarla, ho utilizzato la traversa della crux compacta (detta patibulum) che, secondo fonti storiche, non era necessariamente un tutt’uno con la parte verticale. Portata dal condannato al luogo della crocifissione, essa veniva lì unita al palo verticale, eventualmente con chiodi. Il patibulum era in uso, assieme ad altre modalità di crocifissione, già al tempo di Gesù. La crocifissione era, nell’Impero Romano, una modalità di esecuzione della pena di morte; si trattava di una vera e propria tortura, talmente atroce e umiliante che non poteva essere inflitta a un cittadino romano. Veniva preceduta dalla flagellazione, che rendeva questo rito ancora più straziante per il condannato.

Rappresentato nelle diverse stazioni, ho cercato di trasmettere nel movimento e nell’espressione, proprio questo particolare, che mi ha molto colpito. Il legno quindi diventa elemento di completamento della rappresentazione scenografica su lastra di acciaio. Cornici realizzate in collaborazione con l’artista Gino (Luigi Fabozzi il vero nome), che con la sua maestria e capacità manuali nel modellare il legno, ha saputo dare alle stesse, le giuste linee e segni come io le avevo richieste, con molta attenzione e scrupolo, rispettando il concetto di asimmetria che caratterizza tutte e quattordici le opere.

Quindi, quando ho ricevuto la telefonata di Don Carlo, inaspettata, ho accettato con entusiasmo l’incarico di realizzare i bozzetti per la nuova Via Crucis da ubicare all’interno della chiesa de I Passi, perché l’ho sentito come un compimento di un disegno iniziato con un progetto della mia adolescenza, non ancora realizzato, ma che adesso, dandomene la piena libertà di espressione, si realizza in tutta la sua forma.

Quindi grazie, per questa grande opportunità!

Pisa 14.02.2024

 ELIA VIVIANO

P.S.  la prossima settimana le motivazioni che hanno spinto Viviano a dedicarsi a questo tema.