E’ vero, ci è stato detto: «…non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra» ma anche: «né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa». L’opera che vi proponiamo è luce per la nostra casa e parte proprio dalla nostra parrocchia.
E’ Maria Pallini che continuando la cura materna del proprio figlio, Paolo (morto per un tumore al cervello all’età di dieci anni), ha donato alla Lilt, un appartamento destinato a diventare segreteria e ambulatorio per visite specialistiche. E così la nostra parrocchia si arricchirà di ulteriori competenze mediche quelle della Lega italiana per la lotta contro i tumori e, al contempo, di un gesto che echeggia la delicatezza dell’uomo che si china verso l’uomo, del Cristo che si ferma sul dolore dell’uomo.
Maria, che chi conosce sa essere custode attenta del suo spazio religioso e affettivo, si sbottona il giusto che basta per spiegare il suo gesto: «Lo faccio unicamente per Paolo, per quello che la nostra comune vicenda mi ha insegnato…».
Nel Dicembre scorso Maria ha firmato il contratto che donava gratuitamente l’appartamento alla Lilt e adesso per il prossimo 10 Aprile è prevista la cerimonia di inaugurazione degli spazi adibiti ad ambulatori. Questi quaranta giorni d’attesa della luce pasquale ci colmino della gioia dei piccoli e mentre il mondo urla la sua disperata mondanità l’esempio di Maria accenda la nostra passione per il regno.