Un “premio” per una realtà di Volontariato.
Qualcuno si potrebbe chiedere: ma si parla dell’asino ora perché è tempo di Natale? Si mette l’asino in bella evidenza ricordando che San Francesco, proprio 800 anni fa a Greccio, la notte di Natale volle rappresentare un presepe vivente in cui il “Bambino nato a Betlemme fu adagiato in una greppia e giaceva sul fieno tra il bue e l’asinello”?
No, non è questo il motivo. Questo premio, ideato e promosso da Franco Falorni, Presidente della Fondazione Casa Cardinale Maffi, e giunto alla 15^ edizione, prende le mosse dalla considerazione positiva di alcune caratteristiche proprie dell’asino: la resistenza; la capacità di orientamento e di reazione per superare le difficoltà di un percorso; l’adattamento alla fatica di un lavoro nascosto e di un servizio umile. Ma anche la prontezza, all’occorrenza, a lanciare il proprio raglio, per dare un segnale forte di allarme e di pericolo, altre volte col significato di un richiamo gioioso, di ricerca di compagnia.
Date le premesse, in questi anni diverse sono state le persone che hanno ricevuto il premio, provenienti da vari ambiti, ma che avevano tutte in comune la dedizione e la passione per il proprio impegno professionale, per la propria vocazione; la massima attenzione al valore della persona; la tensione forte e la determinazione convinta per la promozione e l’affermazione dei diritti, superando limitazioni e ostacoli; la costruzione di una cultura di solidarietà e di comunione.
Ecco alcuni nomi, partendo dal premiato dello scorso anno, l’Arcivescovo Giovanni Paolo, e scorrendo indietro: Angela Gioia responsabile dell’unità di cure palliative, Paolo Malacarne già direttore dell’unità di anestesia e rianimazione, Emanuele Rossi docente di diritto costituzionale al S.Anna …
E quest’anno? “L’Asino che Raglia” verrà assegnato a Luisa Prodi, che molti di noi conoscono, o stanno imparando a conoscere, nel percorso di costruzione della nostra Unità Pastorale.
Ma perché proprio a lei? Per il segno forte che ha tracciato e continua a tracciare nell’ambito del volontariato. Luisa è la fondatrice di “Controluce”, Associazione di volontariato penitenziario, che proprio il mese scorso ha festeggiato i 30 anni dalla nascita. Con la profonda convinzione della necessità e del valore di un lavoro di gruppo, Controluce ha potuto sviluppare una azione concreta per farsi “prossimo” all’umanità fragile, ferita, bisognosa, indurita che si incontra nel carcere. Umanità che chiede e che cerca perdono. Con una visione aperta, accompagnata ad un impegno formativo a tutto campo, per recuperare il valore della persona, di ogni persona, nei difficili e accidentati percorsi del recupero, del reinserimento, della riabilitazione.
La cerimonia della premiazione di Luisa Prodi, fondatrice di Controluce, si svolgerà giovedì prossimo 21 dicembre; chi vuole potrà seguirla in diretta su Telegranducato (Can. 15), a partire dalle ore 13.15.
Tra l’altro, nel corso dell’evento sarà presentata al pubblico la neonata Associazione Amici Fondazione Casa Cardinale Maffi NOI, presieduta da Elisabetta Marchetti (anche lei della nostra Unità Pastorale). Associazione che ha lo scopo di far conoscere la Fondazione e comunicarne i valori e gli obiettivi, coinvolgendo persone disposte alla prossimità accanto a familiari, dipendenti, ex dipendenti, volontari e creando legami con i vari nodi della rete sociale in cui sono inserite le strutture della Maffi (parrocchie, associazioni, enti locali).
Se con la pandemia il volontariato ha attraversato molte difficoltà, per la riduzione delle persone disposte a donare un po’ del proprio tempo e a relazionarsi attivamente in gruppi e associazioni, il segnale che viene da questa giornata del 21 dicembre lascia ben sperare. E’ un’occasione in cui si può respirare fiducia, grazie alla testimonianza di una importante realtà del nostro territorio e alla presentazione di una nuova proposta per fare esperienza di condivisione. Manca una sola cosa: che ciascuno dica il suo libero sì all’invito ad essere volontario!
Giuseppe Meucci