Manutenzione straordinaria

Diverse strutture della nostra Unità Pastorale avrebbero bisogno di interventi, piccoli o grandi, di manutenzione. Pensare a tutti contemporaneamente sarebbe folle e non vogliamo neppure perdere tempo a farne l’elenco, presentiamo semplicemente l’intervento più urgente.

Chiesa di S. Stefano: diverse persone ci hanno fatto notare che un intero riquadro, accanto all’altare di S. Ansano, presenta tracce di umidità e addirittura distacchi dell’imbiancatura.

Mentre ringraziamo della cortesia con cui ce lo hanno fatto notare, vogliamo far partecipi tutti del problema e quali sono i nostri progetti per porvi rimedio.

Già da diversi mesi avevamo notato il degrado di questa zona  e, guardando all’esterno, avevamo già capito qual’era la causa: la grondaia del tetto forata.

Si chiama il muratore, si decide l’intervento da fare, passa un po’ di tempo perché la ditta ha altri lavori urgenti, non c’è fretta perché siamo d’estate, poi arrivano le ferie e… l’intervento si fa in autunno.

Il muratore ci fa subito notare che il problema è assai più grave di quanto sembrava dal basso: la gronda non solo è forata ma è completamente otturata dallo sporco e storta, non c’è più la pendenza per far defluire le acque piovane.

Incontro con l’ingegnere e il muratore: si definisce il tipo di intervento da fare. Per prima cosa è indispensabile avere il parere della Soprintendenza perché è un edificio storico. Causa Covid l’appuntamento con la Soprintendenza viene fissato dopo oltre un mese dalla richiesta e alla fine rimandato di altri due mesi.

Da non dimenticare che l’ultimo intervento in S. Stefano è stato fatto tra il Giugno e il Dicembre del 2004. In questi diciotto anni, pian piano, si sono manifestati non solo questi ma anche altri problemi: macchie di umidità vicino alla porta di ingresso della stessa navata, segni di colate di acqua in alcuni punti della stessa parete, in occasione di forti piogge con vento, infiltrazioni di acqua dal tetto. Ovviamente una volta fatti questi interventi sarà necessario pitturare di nuovo tutta la parete altrimenti si vedranno tutte le chiazze diverse tra nuovo e vecchio.

A questo punto ci siamo posti una domanda: dal momento che dobbiamo fare un intervento risolutivo non solo sulla parete ma anche su altre parti della stessa navata, perché non fare un controllo a tutta la struttura e dare un volto nuovo alla chiesa con una nuova pittura generale? C’è anche un’altra parte che ha davvero bisogno di essere sistemata: la sacrestia e i locali adiacenti. Questa parte nel 2004 non era stata toccata e, probabilmente, l’attuale sistemazione risale all’intervento del 1948. Se possibile vorremmo pensare anche a questa.

Certamente il costo sarà molto più alto. Abbiamo pensato di fare un tentativo: presentiamo la domanda se è possibile avere il contributo della Conferenza Episcopale.

Non sarà facile perché sono tante le chiese della Diocesi che hanno urgente bisogno di restauri, inoltre non dimentichiamo che il contributo che ci è stato concesso per la chiesa de I Passi era stato dato come chiesa di tutta l’Unità Pastorale.

Non sappiamo se ci verrà concesso; la domanda la facciamo ugualmente. poi faremo i conti se converrà limitarci alla sola navata di cui sopra oppure fare l’intervento generale.