Sentendo lo squillo del telefono durante la S. Messa e la voce che dice “non mi chiama mai nessuno”, a volte mi è venuta la tentazione di rispondere a tono: “ma se non ti chiama mai nessuno perché ti chiamano proprio adesso, durante la Messa? E perché il tuo telefono è acceso e attiva anche la soneria?” Ma di solito, noi sacerdoti, ci tratteniamo e cerchiamo di continuare la celebrazione con santa pazienza.
Il telefono che suona durante la Messa è una situazione purtroppo ricorrente e, quando succede, quante persone cominciano a lamentarsi (di solito ad alta voce) “ma non mi chiama mai nessuno”, quasi per dire “non è colpa mia”.
Per chi dico queste parole? Non certo per una persona precisa con nome e cognome, ma a tante persone insieme perché, purtroppo, questa situazione capita spesso e, oltretutto mi sembra che si stia verificando sempre più ripetutamente. Ed è comico, per non dire estremamente sgradevole, veder rovistare nella borsa alla ricerca del telefono, che continua a squillare ma non si trova!
A questo punto ovvio dire: ma perché non si spenge il telefono in chiesa? Esortazione Troppo banale? Forse, ma a questo proposito mi vengono in mente alcune considerazioni.
Chi sono le persone a cui succede questo? Di solito persone mature. Ma non si dice sempre che sono i ragazzi che vogliono essere sempre connessi? Ma di solito ai ragazzi non succede. E allora, sempre connessi, sono i ragazzi o piuttosto i più maturi? Forse questi non sanno come spengere o mettere la vibrazione al telefono! O lo lascino a casa o si facciano insegnare da qualche ragazzo come fare.
E ancora: spesso si vedono persone che corrono fuori, sempre durante la Messa, per rispondere al telefono. Ma ci sono così tanti casi di estrema urgenza, di disgrazie, di qualcuno che corre qualche pericolo? Peggio: che dire poi della persona che è fuggita fuori e si mette a parlare a voce alta davanti alla porta… aperta!
Che nessuno si senta offeso da quanto detto. Prendiamolo come un invito, come si dice, all’uso responsabile e soprattutto intelligente del telefono. Ogni celebrazione, e in primo luogo le persone che vi partecipano, hanno il diritto di non essere disturbate. Un po’ di buona volontà e di impegno da parte di tutti credo non sia fuori luogo sollecitarlo.
Una volta si diceva che quando si entra in chiesa bisogna lasciare i pensieri fuori. Ma con il telefono sempre acceso non si rischia di portarli “volontariamente” in chiesa? Facciamo in modo che questa bella e santa abitudine sia vera anche per noi oggi.
Don Carlo