Ironizzando un po’, ci immaginiamo già questa domanda sulla bocca di diversi di noi quando sabato o domenica entreremo in chiesa.
La risposta è «sì» e ci fa piacere motivarla.
Innanzitutto non potevamo continuare a tenere una stanza grande e utilizzabile per diverse attività nella chiesa de I Passi, occupata da tutte le panche della chiesa. Poi: lasciavamo le sedie e buttavamo via tutte le panche? E nel salone a S. Stefano come avremmo dovuto fare? Comprare altre sedie? Perché un conto è stato il periodo in cui non avevamo attività in presenza, e un conto è adesso dove – grazie a Dio (e a chi fa la propria parte) – i nostri locali tornano a riempirsi. E poi, quando questa pandemia passerà (perché se tutti facciamo la nostra parte passerà!) ci troviamo con un numero sterminato di sedie tra vecchie e nuove?
Ma così perdiamo qualche posto, perchè il distanziamento dovrà rimanere! Forse sì, qualche posto lo perdiamo… ma guadagneremo nella possibilità di ricreare le panche per i gruppi di catechismo, nell’acustica della chiesa (perché un conto sono le sedie e un conto sono le panche), nella possibilità di tornare ad utilizzare gli inginocchiatoi (la cui mancanza all’inizio creò un certo disagio) e nel non dover ogni volta rimettere tutte le sedie in fila (perchè… alla fine… tutti ce ne andiamo e lasciamo ai soliti «cirenei» di dover sistemare tutte le volte…).
Si sa: a volte è solo questione di abitudine. Del resto, adesso tutti ci abbiamo fatto l’occhio, ma all’inizio tante persone dicevano: «Seh! O che hanno messo le sedie a I Passi?».
Don Carlo e Don Federico