A Porta a Lucca uno spazio dedicato a don Waldo (3)

In memoria di don Waldo

Era l’estate del 1966 quando don Waldo Dolfi fu nominato parroco di S. Stefano fuori le mura (extra moenia): aveva appena 36 anni ed era nel pieno delle sue prerogative pastorali. Iniziò subito a trasformare la parrocchia in una comunità, secondo le indicazioni del Concilio Vaticano II che si era concluso da un anno. Nel contempo realizzò il restauro della chiesa S. Stefano e del Chiesino di S. Lazzaro così come li vediamo oggi.

Nel 1969 don Waldo cominciò a dare vita all’esperienza di una comunità parrocchiale più attenta all’uomo, con la tendenza a una pastorale non più conservatrice e ripetitiva, ma creativa, nella quale si privilegiano i valori della condivisione e della partecipazione. Da tutto questo scaturirono le linee di una rinnovata catechesi, coinvolgente e continua, con un impegno caritativo di grande respiro. La comunità parrocchiale di S. Stefano divenne così la principale realtà aggregante del territorio di Porta a Lucca. I convegni annuali iniziati nel 1977 ne cadenzarono il cammino insieme alle assemblee comunitarie, con la formazione dei “Gruppi di Calambrone”, dei Gruppi d’impegno Caritativo, dei Gruppi di Preghiera, dei Catechisti e della Pastorale Giovanile e infine dei Centri di ascolto della Parola. Don Waldo nella dedica al suo libro “OLTR’OZERI” (notizie intorno alla chiesa, al monastero e alla parrocchia di S. Stefano) scrive: “Questo libro, scritto con buona volontà da chi in venti anni ha imparato ad amare Porta a Lucca, è dedicato a tutti gli abitanti fuori le mura”.

Il suo modo di insegnare, la sua eloquenza, il suo modo di esprimere concetti difficili in maniera semplice, destavano in chi ascoltava una grande ammirazione. Questo si riscontrava particolarmente nelle sue omelie della S. Messa della Domenica, forse un po’ lunghe ma molto interessanti e piene di grandi significati.

Come conclusione  vi riporto una bellissima sensazione che ho provato con mia moglie (catechista con don Waldo) in una magnifica serata di fine settembre, quando mi sono recato nel Camposanto Monumentale, per ascoltare il concerto di “Anima Mundi” in programma quella sera.

Prima di  andare a sederci nel punto dove si teneva il concerto, avendo un po’ di tempo, ci siamo diretti dove è sepolto don Waldo per rendergli omaggio con una preghiera. Fatti pochi passi, abbiamo trovato la lapide con questa scritta:

 Mons. Waldo Dolfi
Protonotario Apostolico
Arciprete della Chiesa Primaziale di Pisa
1930-2009

Ci siamo detti con gioia che non vi era luogo altrettanto bello dove don Waldo poteva essere sepolto. Il Camposanto è parte integrante della piazza dei Miracoli, di cui  don Waldo era solito dire:

“la magnificenza del complesso monumentale è la più bella preghiera al Padre Dio nostro, al Figlio Gesù Cristo e allo Spirito Santo”

Amerigo con nel cuore Carla