
Dopo la morte di don Battaglini, forse qualcuno di noi si è chiesto come sta andando «Radio Incontro».
Lo abbiamo chiesto a Stefano Biondi, uno dei fondatori di questa emittente radio, nonché responsabile diocesano della Pastorale Sociale e del Lavoro e membro del Consiglio di Amministrazione della «Fondazione Toniolo», che è la proprietaria di «Radio Incontro».
Radio Incontro è un progetto concepito negli anni 70’ e in particolare nel 1976 sulla spinta del Convegno Diocesano su “Evangelizzazione e promozione umana” l’idea vide la luce.
È nata come radio diocesana, nei locali della Fondazione Opera Giuseppe Toniolo con la quale avrebbe dovuto svilupparsi in sinergia.
Era un momento – quello degli anni ’70 – in cui fiorivano le emittenti locali ed era un’esperienza avanzata anche tecnologicamente: essa doveva servire anche come palestra per i giovani, uno strumento che metteva la nostra Diocesi all’avanguardia dello sviluppo della Comunicazione Sociale. Anch’io ne sono testimone e fondatore.
Purtroppo, negli anni, non si diede corso alle intuizioni originarie e la Comunicazione perse in diocesi ogni attenzione innovativa. La prosecuzione dell’attività di Radio Incontro la dobbiamo all’impegno generoso e competente di un gruppo di volontari e, in particolare, alla costanza di Mons. Danilo Battaglini che ha sempre continuato a credere nel progetto: è grazie a don Battaglini in particolare se oggi l’abbiamo ancora.
Con il ritorno di Don Danilo alla casa del Padre si è posto il problema di come organizzare la Radio e l’idea è stata quella di rilanciarla.
Per esigenze urgenti e indispensabili della Pastorale Sociale e del Lavoro abbiamo costituito un piccolo gruppo di esperti per riuscire a raggiungere, parlare e dialogare con la realtà sociale e culturale esterna, visto che gli strumenti e le competenze in diocesi non erano molto all’avanguardia. Così, d’accordo con l’Arcivescovo, con l’impegno diretto della Fondazione Toniolo, abbiamo inserito due componenti esperti del nostro CDA, dentro la Cooperativa che gestisce la Radio, che sono Francesco Andreoni e Paolo Rametta.
L’idea è quella di sviluppare una Comunicazione Multicanale che utilizzi e sviluppi anche tutti gli strumenti social disponibili con l’ausilio e l’apporto di forti competenze specifiche. Il progetto sta già dando frutti insperati e impensabili come si può rilevare dal cammino di approfondimento sull’Enciclica «Fratelli Tutti».
Gli effetti, adesso, si vedono sia sulla Radio per l’aumento esponenziale dell’audience, sia per esempio sul sito della Fondazione Opera Toniolo che ha visto moltiplicarsi gli accessi a più di mille al giorno (non li raggiungevamo in un anno…).
L’idea è di mettere a disposizione, non solo della Pastorale Sociale e del Lavoro e della Fondazione ma di tutte le realtà diocesane, associazioni e movimenti compresi, ma anche di esperienze positive di estrazione laica, un equipe e uno strumento adeguato ai tempi e sostenibile economicamente…
Per questo siamo partiti nel mese di ottobre scorso con un primo Open Day della Radio, realizzato nei locali della Fondazione, che è andato molto bene ed è stato promettente di sviluppi sotto molti aspetti, a questo penso ne seguiranno altri, almeno due all’anno.
Tutto questo senza dimenticare le radici che la Radio ha in San Pio X, anzi speriamo, nel tempo, di poter contribuire di più alla Pastorale Parrocchiale e magari potrebbe diventare un progetto pilota anche per il resto della Diocesi.
Stefano Biondi