La nostra Quaresima… nonostante il Coronavirus!

Eh già! Anche il nostro «Foglio Incontri» doveva tenere la traccia storica di questi giorni così concitati a causa del Coronavirus!

Abbiamo tutti ricevuto notizia dell’Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Comunicato della Conferenza Episcopale Italiana e del Comunicato della Conferenza Episcopale Toscana. In sintesi, quindi, approfittiamo di questa prima pagina per comunicare a tutti che, fino al termine dell’emergenza e della riapertura delle scuole:

  • sono sospese le attività di Catechesi
  • sono sospesi Gruppi Biblici
  • sono sospese le Visite e le Benedizioni delle Famiglie
  • è annullato il Ritiro Vicariale dell’8 Marzo
  • è annullato l’incontro del «Venerdì della Quaresima» del 13 Marzo
  • è rimandato a data da destinarsi l’incontro sulla Presentazione del libro di Don Severino inizialmente previsto per il 14 Marzo

            Ci teniamo altresì a precisare che la Celebrazione delle SS. Messe è pienamente confermata, sia per le celebrazioni feriali che per quelle domenicali senza variazione alcuna.

            Detto questo, in primis viene la preghiera per tutti coloro che sono stati coinvolti in vario modo dal virus, ma anche per tutti i medici, gli infermieri e tutto il personale ospedaliero che si sta adoperando per la salute di tutti noi! E, subito dopo, anche la preghiera per tutti coloro che sono chiamati ad amministrare la nostra società: a tutti e a ciascuno il nostro ricordo al Signore!

            Ma che cosa ci ricorda questa situazione a noi oggi, qui ed ora, in questa Quaresima 2020?

            Per prima cosa che l’uomo è una creatura limitata e che, alla fine, basta un virus per ridimensionarlo: di fronte a tanti deliri di onnipotenza, forse potremmo anche guardare questa situazione come ad un impegno a «ridimensionarci un po’».

            Seconda cosa: l’uomo sa anche essere solidale! Ce lo dimostrano le informazioni di questi giorni: il limite, per ciascuno di noi, è l’occasione per aprirci all’altro, per ricordarci che siamo creati a immagine di Dio che è relazione e che dunque ci realizziamo solo nell’incontro con l’altro e nel dialogo col prossimo!

            Terza cosa: certamente il Coronavirus può preoccupare, ma non ci dimentichiamo che oggi tante persone muoiono non solo per le malattie, ma anche per una delle patologie più gravi che è quella dell’indifferenza! Sarebbe assurdo continuare ad essere concentrati solo su questo tema senza guardare poco più in là del nostro naso e non ascoltare il grido del povero e dell’oppresso che chiede accoglienza nelle nostre vite!

            Il Coronavirus, così, è capitato! Ma ciascuno di noi può ricavare da tutto questo la possibilità di un impegno ancora più intenso nel vivere questa Quaresima! Aprirci al prossimo è aprirci al Signore che si presenta a noi nel volto di chi incontriamo ogni giorno!

            Anche se certe iniziative, per contingenze storiche, sono sospese, non manchi mai comunque la preghiera, la carità, la revisione della nostra vita!

            Che il Signore ci doni la grazia di un tempo di preparazione alla Pasqua carico di frutti spirituali e ci conceda di vivere un’autentica conversione del cuore!

Don Carlo e Don Federico