Facilmente a qualcuno verrà spontanea questa espressione e non possiamo dire che sia fuori luogo perché, effettivamente, abbiamo chiuso da poco gli interventi alla chiesa de I Passi (Via Crucis e cancello per il parcheggio) che già diamo il via ad un altro cantiere, questa volta in S. Stefano.
Chiesa di S. Stefano: sono tre anni che parliamo di sistemare una parete ammalorata da infiltrazioni d’acqua e di fare un risanamento al bagno e alla sacrestia ma che, per mancanza di finanziamenti, abbiamo sempre rimandato. Purtroppo siamo ancora nella stessa situazione; non abbiamo risorse a sufficienza per fare tutto il lavoro che sarebbe necessario e allora abbiamo deciso di fare almeno quello che è alla portata delle nostre risorse: sistemare il bagno e la sacrestia.
Chi ha occasione di entrare nella chiesa di S. Stefano si rende immediatamente conto del grande valore storico e architettonico dell’edificio poi, dopo il primo sguardo, vede anche tutti i problemi, piccoli e grandi, dovuti prima di tutto al tempo, “900 anni e più”, si era detto, e poi soprattutto all’umidità e alle infiltrazioni. Entrando poi in sacrestia si vede anche un pavimento diverso, più basso, con mattonelle rovinate e intonaco che si sta sgretolando. Ancora di più andando verso il bagno.
Il bagno, ricavato nel sottoscala, ridotto ai minimi termini per la presenza di una vecchia autoclave, metteva a disagio ad entrarci e noi ci sentivamo particolarmente in imbarazzo quando qualcuno ci diceva di averne bisogno.
Qualche dettaglio sui lavori
Ci sarebbe piaciuto fare un bagno più grande e a norma ma, non potendo toccare le pareti portanti, siamo stati costretti ad usare gli stessi spazi. Nella stanza di ingresso al bagno metteremo un lavello grande, indispensabile per le pulizie, e un ripiano adatto per la preparazione dei fiori per la chiesa.
I pavimenti: vecchie mattonelle che da tanto tempo vedevamo la necessità di sostituire, quindi un nuovo pavimento, che non potrà essere ristretto solo a questa piccola parte, sarebbe come la classica toppa applicata ad un vestito vecchio; quindi il pavimento sarà rifatto per tutta la zona: sacrestia, bagno, corridoio fino all’ingresso dell’asilo e campanile.
In sacrestia c’è il grosso ventilatore del riscaldamento: molto ingombrante e poco efficiente. Più volte ci siamo domandati il perché di questo impianto: una caldaia di notevole potenza ma che non manda alla chiesa neanche la metà del riscaldamento che produce!!! Da qui la decisione di sfruttare al meglio la caldaia che abbiamo: verrà rimossa questa grossa macchina e in chiesa verranno messi migliori termoconvettori. Ci auguriamo di aver fatto la scelta, e la spesa, giusta.
Tutto questo comporterà anche la spicconatura e la ripresa di parte degli intonaci e la pittura finale di tutti i locali.
Per permettere questi interventi abbiamo dovuto vuotare tutti i locali, lavoro non indifferente: smontare gli armadi e trasferire tutto nei locali dell’ex asilo. Un grandissimo grazie ai volontari che hanno impiegato due intere serate.
Ma il lavoro non finisce qui, alla fine ci sarà per noi la parte più impegnativa e delicata: rimontare e rimettere tutto a posto. Ci auguriamo che ci siano ancora più persone che offrono la loro competenza e donano il loro tempo perché tutto sia più decoroso ed efficiente.