Michele Rosati riceve il Ministero dell’Accolitato

Questa notizia è per noi motivo di grande gioia: una comunità che si arricchisce di ministeri è una comunità viva che opera per il Regno di Dio.

Michele, sposato con Cristina, ha due figlie ed è in cammino verso il Diaconato. Il percorso verso l’Ordinazione è scandito da diverse tappe: la prima è stata quella dell’Ammissione, che potremmo paragonare a un «fidanzamento ufficiale» con la quale la Chiesa ha riconosciuto in Michele i segni di una vocazione; la seconda è stata quella del Lettorato, con il quale si riceve dalla Chiesa il mandato di proclamare come ministro istituito la Parola nell’Assemblea Liturgica, di animare la catechesi, la preghiera e i gruppi biblici.

Adesso, per Michele, è il momento dell’Accolitato. Il dizionario della lingua italiana definisce l’accolito come colui che è al servizio di una persona importante, e, di fatto, è proprio così: l’Accolito si occupa del servizio all’altare durante la Celebrazione Eucaristica e della distribuzione della comunione ai fedeli, soprattutto ammalati. Ma non solo: egli è chiamato ad un più vasto e profondo esercizio della carità verso coloro che soffrono. Lo dichiara il vescovo, nell’ esortazione prevista durante il rito dell’ istituzione: “Amate di amore sincero il corpo mistico di Cristo, soprattutto i poveri e gli infermi. Attuerete così il comandamento nuovo che Gesù diede agli Apostoli nell’ultima cena: amatevi l’un l’altro, come io ho amato voi“.

Questi ministri istituiti, che si affiancano ai ministri ordinati, cioè coloro che hanno ricevuto il Sacramento dell’Ordine Sacro (Vescovi, Preti e Diaconi) non escludono quelli “di fatto” come i ministranti, lettori, cantori, catechisti, ecc., ma anzi piuttosto li sostengono, li organizzano, li animano.

Il conferimento di questo ministero avrà luogo durante la Messa con gli Ammalati, presieduta dall’Arcivescovo, DOMENICA 11 FEBBRAIO, alle ore 15.30 in Cattedrale: l’Accolito, infatti, è chiamato a prendersi cura del corpo di Cristo, soprattutto nelle sue membra sofferenti.

Tutti siamo invitati alla celebrazione, a pregare per Michele, a vivere questo bel momento della nostra comunità.

Don Carlo e Don Federico

 

Una domanda: ma che differenza c’è tra l’Accolito e il Ministro Straordinario della Comunione?

Probabilmente diversi di noi potrebbero farsi questa domanda. Tra i due servizi, infatti, c’è qualche sfumatura di differenza. La prima è nella stabilità del ministero: mentre il Ministro Straordinario della Comunione riceve un mandato che si rinnova ogni tre anni, non così, invece, è per l’Accolito che, una volta istituito rimane tale.

La seconda è che il Ministro Straordinario della Comunione è impegnato nel distribuire l’Eucaristia mentre l’Accolito, oltre a questo, vive anche lo specifico del servizio all’altare.