
Spalanchiamo la Misericordia
L’Anno della Misericordia si appresta a entrare nel vivo grazie al tempo liturgico che stiamo per aprire: la QUARESIMA!
Quale occasione migliore per sperimentare la Misericordia di Dio e – cosa non di minore importanza – per offrire anche agli altri il nostro perdono. Pensiamoci bene: quante porte, nella nostra vita si sono chiuse; quante relazioni spezzate; quante volte, mentre il Signore bussava alla nostra porta, abbiamo preferito far finta di non sentire.
Ebbene, forse è giunto il momento di portare qualche nuovo spiraglio di luce nella nostra vita. Con il prossimo mercoledì, con la solenne e suggestiva LITURGIA DELLE CENERI, iniziano per ciascuno di noi quaranta giorni di «palestra», di «allenamento» per cercare semplicemente di aprire un po’ di queste nostre porte chiuse.
Durante l’Avvento abbiamo declinato l’animazione delle nostre domeniche secondo il tema «coloriamo il mondo con le opere di misericordia». Ebbene, nella Quaresima continueremo a lasciarci guidare da quest’ultime e, più in particolare, da quelle spirituali che non abbiamo incontrato nella preparazione al Natale.
Ecco che in ogni chiesa sarà collocata una porta. Di domenica in domenica saranno riportate su ciascuna di esse dei lucchetti, segno delle nostre chiusure. Su questi lucchetti, riporteremo una parola utile per aprire questi lucchetti e, a essi abbineremo sempre una chiave con l’opera di misericordia che permette di aprire quel determinato lucchetto.
Arrivati a Pasqua le nostre porte si troveranno spalancate nei confronti dell’amore di Dio e, investiti da tanto amore, saremo anche noi capaci di diventare testimoni della misericordia.
Quale segno più bello da legare alla Resurrezione se non una porta? Essa è segno di PASSAGGIO, da una stanza a un’altra, da uno stato a un altro, dalla morte alla vita. E tutto ciò assume un sapore ancora più particolare se collocato nell’Anno Giubilare. Il passaggio della Porta Santa, infatti, è una condizione essenziale per ricevere l’indulgenza. Tuttavia, come già abbiamo avuto modo di dire, questo non è qualcosa di meccanico, né tanto meno di magico: occorre veramente disporsi interiormente a vivere un profondo cambiamento.
Le opere di misericordia – lo dice proprio la parola – ci aiutano a tradurre la nostra fede e la nostra relazione con Dio in gesti concreti, ma soprattutto a riconoscere il volto del Signore nella vita, nella storia, nella persona di chi ci sta accanto.
Sarà bello, allora, essere «trascinatori» di altri, coinvolgere tanti compagni di cammino a vivere l’esperienza del perdono di Dio!
Non ci resta che dire … pronti … partenza … via! BUONA QUARESIMA 2016 … SPALANCANDO LE PORTE DELLA MISERICORDIA!