Verso la riscoperta della sorgente del nostro Battesimo
La richiesta di ricevere i Sacramenti dell’Iniziazione Cristiana (Battesimo, Cresima ed Eucaristia) avanzata da Doris – che è stata ufficialmente accolta tra i Catecumeni (coloro che si preparano a ricevere il Battesimo) – è occasione per tutta la nostra Comunità per ringraziare il Signore e lei stessa.
Non è scontato che un adulto chieda il Battesimo, né è scontato il fatto che ciò avvenga mentre la Chiesa attraversa momenti non facili per scandali causati da preti, vescovi e cardinali. Ciò ci permette intanto di riflettere un attimo su questo aspetto: la Chiesa è santa in quanto Cristo è il capo del Corpo che siamo noi. Tuttavia, dove ci sono le persone, c’è anche il peccato e, purtroppo, anche laddove mai ci si aspetterebbe che fosse! Santità e peccato vanno di pari passo nel mistero della Chiesa, tuttavia non dobbiamo mai perdere di vista una certezza che proviene dalla Parola stessa di Cristo: «le porte degli inferi non prevarranno» (Mt 16,18). Cristo rimane sempre il Capo del Corpo, e la sua Parola ci ricorda che il male è già stato sconfitto dalla Resurrezione: per quanto gli uomini commettano peccati, il male ha sempre i giorni contati.
Non dimentichiamoci mai che è doveroso denunciare peccati e crimini, ma al tempo stesso, la Chiesa è nostra madre e lo rimane sempre e comunque: di una madre si riconoscono tutti i lati negativi ma ella resta nostra madre da amare anche nelle difficoltà.
Inoltre, non dobbiamo mai perdere di vista il fatto che, se da una parte ci sono persone che feriscono il Corpo di Cristo che è la Chiesa con le loro cattiverie e malvagità, dall’altra ci sono tanti e tanti cristiani umili e semplici che, senza fare rumore, manifestano il volto della Chiesa.
Non dimentichiamoci mai che anche la nostra Comunità può vantare la presenza – in terra e in cielo – di persone che con la loro vita hanno sempre testimoniato il Vangelo. Il peccato può scalfire il volto della Chiesa, ma la sua bellezza – in virtù di Cristo, dei santi e dei cristiani coerenti – non può mai venire scalfita.
E questa bellezza è ciò che ha attratto Doris che si è presentata alla comunità nella seconda domenica di Quaresima; un po’ come quando qualcuno arriva in famiglia: ci dice chi è, da dove viene e che cosa fa. La nostra Comunità ritiene Doris un dono prezioso e, al tempo stesso, una responsabilità: con la nostra vita, con il nostro esempio, siamo chiamati a essere testimoni dell’amore di Cristo e della sua Parola.
Non tralasciamo, poi, il fatto che il percorso di Doris scandisce anche il cammino di Quaresima di tutta la nostra Unità Pastorale: Venerdì 15 marzo abbiamo celebrato la Via Crucis in S. Stefano e Venerdì 22 Marzo, P. Stefano Titta (gesuita) ci ha parlato del tema «Il modello della conversione battesimale» riprendendo Gv 4.
Adesso ci aspettano altri tre appuntamenti tutti nel Chiesino, a partire dalle 18.45, così da poterci non scomodare per il dopo cena.
- Venerdì 29 Marzo sarà la volta dell’Adorazione Eucaristica in occasione delle 24 ore per il Signore;
- Venerdì 5 Aprile, P. Francesco Germano (gesuita) ci parlerà del tema «Tu credi nel Figlio dell’uomo?» riprendendo Gv 9;
- Venerdì 12 Aprile, P. Iuri Sandrin (gesuita) tratterà il tema «Liberatelo e lasciatelo andare» sulla scorta di Gv 11.
Tutti questi appuntamenti riprenderanno i vari passaggi del RICA (Rito dell’Iniziazione Cristiana degli Adulti) che Doris sta vivendo nelle varie domeniche di Quaresima.
È questa dunque, per ciascuno di noi, un’opportunità per riscoprire la sorgente del nostro Battesimo.
La comunità non manca di offrirci occasioni per vivere al meglio questo tempo in cui siamo invitati a tornare al Signore e vivere quella vita in pienezza che solo lui può donarci. Non lasciamoci sfuggire quest’opportunità: tra i miliardi di appuntamenti e di impegni che ciascuno di noi ha, cerchiamo di trovare anche un po’ di spazio per Dio!
Don Carlo e Don Federico