
Come Consiglio dell’Unità Pastorale riteniamo importante far conoscere a tutti la realtà di «ResQ. People saving people».
Si tratta di un’associazione di persone stanche di restare ferme e zitte davanti alla drammatica crisi umanitaria in corso nel Mar Mediterraneo e sulle frontiere di terra europee.
Il progetto ResQ è nato da un piccolo gruppo di professionisti di varia natura – giornalisti, ricercatrici, avvocati, operatori umanitari – ed è cresciuto negli anni grazie a migliaia di cittadini e tante associazioni, aziende e fondazioni che hanno deciso di «salire a bordo» per salvare vite e salvaguardare diritti.
ResQ opera:
- In mare
La nave di soccorso di ResQ è lunga 39 metri e pesa 300 tonnellate; nata come nave di ricerca scientifica, ha già solcato il Mediterraneo per salvare vite.
Il mezzo ha bandiera tedesca e un equipaggio di 21 persone, tra professionisti marittimi e volontari specializzati tra cui medici e infermieri, soccorritori, mediatori culturali, logista e cuoco di bordo.
La ResQ People è attrezzata con due RHIB (gommoni veloci per avvicinarsi alle imbarcazioni in difficoltà), un ambulatorio medico per prestare assistenza ai naufraghi, e tutte le dotazioni necessarie per operare in sicurezza il soccorso.
- A terra
D’estate arrivano anche 150 persone al giorno; il sistema di accoglienza dello Stato è totalmente insufficiente per rispondere ai bisogni, garantire diritti e dignità di uomini, donne e bambini. È per loro che è stato aperto il “progetto Trieste”.
- Nelle scuole italiane
Quali sono le ragioni che spingono tante persone ad affrontare viaggi lunghi e pericolosi, lontani dalla propria terra?
L’accoglienza e la solidarietà nei confronti di persone migranti sono davvero attività criminali come vengono a volte descritte dai media?
Perché non prendono un aereo per arrivare in Europa?
Queste e tante altre domande in un dialogo con le ragazze e i ragazzi delle scuole, per una narrazione sulle migrazioni sganciata da pregiudizi e false notizie, fondata sui diritti, sulla legge e sulla conoscenza.
Tutti siamo chiamati a fare la nostra parte! Al momento la missione rischia di non partire per carenza di fondi!
Ulteriori info e modalità di contributo al link: