In programma l’incontro annuale per fare memoria di Adriana Fiorentini
Cosa resterà, nella memoria collettiva, di Adriana Fiorentini?
Quali sono i segni fondamentali della sua figura, scolpiti nella mente e nel cuore di chi l’ha conosciuta?
E per chi non ha avuto il dono di incrociarla… resta solo il vuoto?
Potremmo pensare di ricorrere a ChatGPT che promette, attraverso l’intelligenza artificiale, di rispondere in maniera pertinente e coerente alle nostre domande. Con il rischio di trovarci in mano solo dati parziali, e per giunta inesatti, sulla sua carriera scientifica.
Forse, allora, è necessario cambiare prospettiva e cercare tracce di Adriana che vadano più nel profondo, giungendo ad attingere all’essenza, a quei valori che hanno dato sostanza, spessore, sapore ai suoi giorni.
Donna di fede autentica, capace di ricerca sincera, di dialogo aperto, di rispetto del prossimo, di grande umiltà, di semplicità disarmante, di libertà nell’annuncio, di realizzazione concreta di un atteggiamento di fraternità. Il tutto dando testimonianza luminosa di comunione vera con il Signore.
Alla fine torniamo a domandarci: chi era Adriana Fiorentini? E chi è per noi oggi?
Se vogliamo, possiamo trovare degli spunti su wikipedia; possiamo anche riprendere in mano la raccolta di testimonianze della Comunità Parrocchiale di S.Stefano e.m. “Adriana Fiorentini a Pisa 1968-2016. La bellezza di un cammino tra scienza e fede”, Pacini Editore, 2018.
C’è poi l’occasione di approfondimento che ci viene offerta con l’incontro annuale a lei dedicato, l’ultimo venerdì di ottobre, che quest’anno sarà animato da Padre Adriano Appollonio, francescano (27 ottobre, ore 21.15, Salone Parrocchiale Via S.Stefano, 2).
Soprattutto, se vogliamo fare una conoscenza vera di Adriana, dovremmo provare a sintonizzarci con l’armonia che una persona santa come lei ha saputo realizzare nell’ascolto assoluto di Dio, dell’universo, di ogni persona incontrata nel suo viaggio terreno.
Giuseppe Meucci