Il Consiglio di Unità Pastorale si è riunito il giorno 3 Giugno 2024, congiuntamente con il Consiglio degli Affari Economici, per avviare una riflessione su alcune questioni importanti, che saranno oggetto di successivi approfondimenti, a partire dalle prossime riunioni consiliari.
Catechesi
Da parte dei nostri preti è stata sottolineata la necessità di favorire un maggiore grado di autonomia e creatività dei catechisti nella programmazione delle attività, nella prospettiva di una sempre maggiore corresponsabilità e ministerialità, dal momento che adesso, con il cammino di «Followers» è presente la possibilità di vivere al meglio tutto questo. È necessario inoltre coinvolgere maggiormente le famiglie dei bambini del catechismo, attraverso la programmazione di specifici incontri, con attività ben pensate e strutturate e con un format che possa favorirne la partecipazione e una maggiore fruibilità. È stato evidenziato che una modalità di incontro, recentemente sperimentata, è sembrata funzionare bene (messa, incontro a seguire e aperitivo finale). Di grande importanza è poi la questione relativa alla formazione dei catechisti, attraverso percorsi specifici, utilizzando però anche gli strumenti messi a disposizione dalla diocesi, come la Scuola di Formazione Teologica, che recentemente ha istituto un percorso dedicato proprio alla catechesi.
Liturgia
È stata sottolineata la necessità di una maggiore partecipazione dell’assemblea alla preghiera dei fedeli, non relegando le intenzioni ai soli gruppi di catechismo che hanno il compito di animare la messa domenicale. Al riguardo è stato anche avanzata la proposta di prevedere all’ingresso delle chiese una apposita cassetta, nella quale i fedeli, che non si sentono ancora pronti a prendere la parola in assemblea, potrebbero lasciare le loro intenzioni di preghiera, in forma anonima, e che saranno successivamente raccolte e organizzate, per darne poi lettura nelle messe domenicali successive, in relazioni ai temi proposti dalla Liturgia della Parola.
Mensa
È stata sottolineata la necessità di programmare e coordinare meglio i gruppi dei volontari che prestano il loro servizio, al fine di evitare sovraffollamenti in alcuni giorni e carenza di personale in altri. Anche qui di grande importanza riveste il tema della formazione dei volontari, con specifiche e mirate azioni formative.
San Vincenzo
Nell’ultimo anno è cresciuto sensibilmente il numero di famiglie che sono seguite dalla San Vincenzo (siamo oltre 110 famiglie). Si tratta di una mole di lavoro significativa ed è necessario una maggiore corresponsabilità e partecipazione da parte della Comunità verso questo servizio e nella divisione dei compiti. È necessario altresì favorire una maggiore relazione con queste famiglie e non limitarsi soltanto a lasciare il pacco dei generi alimentari. Sarebbe inoltre auspicabile, come è stato evidenziato nel Consiglio, di prevedere, per quanto possibile, anche un loro coinvolgimento in alcuni semplici servizi della comunità, in uno spirito di reciprocità nell’essere aiutati e di aiutare a loro volta.
Celebrazione eucaristiche domenicali
Dai presenti al Consiglio è stato sottolineato che sono ormai maturi i tempi per pensare ad una messa domenicale che sia il punto di riferimento dell’intera Comunità, e che veda il coinvolgimento di tutti i gruppi del catechismo, senza distinzione di età, del coro dell’Unità Pastorale e di tutti i chierichetti. Questa messa sarebbe tenuta nella Chiesa de I Passi, l’unica che possa garantire i necessari spazi per accogliere i fedeli e con parcheggi adeguati a favorirne la partecipazione.
In breve le celebrazioni della domenica mattina sarebbero così organizzate: una prima messa presto a Santo Stefano, una messa a S. Pio X e la messa comunitaria a I Passi. Sarebbero inoltre riconfermate la messa domenicale serale e le due prefestive del sabato.
Al momento, all’interno del Consiglio, si sono registrate opinioni differenti sull’orario in cui prevedere questa messa comunitaria, anche perché ci sono diversi aspetti e servizi da ponderare bene, al fine di favorirne al massimo la partecipazione.
L’argomento “orario” sarà oggetto di successivi approfondimenti durante l’estate.
Strutture della comunità
Nella nostra Unità Pastorale esistono ormai diversi immobili che non sono più usati e/o usati in modo molto sporadico. Altre strutture invece necessiterebbero di importanti e costosi lavori manutenzione, come ad esempio quelli della chiesa di Santo Stefano per riparare alle infiltrazioni di acqua attualmente presenti. Altri importanti lavori sono previsti per la manutenzione della Canonica di S. Stefano e per la ristrutturazione del salone, per renderlo maggiormente fruibile alle attività della comunità nei “grandi eventi” e per adeguarlo anche alle normative di legge. È stata quindi ri-sottolineata la necessità di dismettere gli immobili che non si usano praticamente più usati, come la casa di Caprona e i locali asilo di Santo Stefano, e con il ricavato contribuire a sostenere le spese necessarie alla manutenzione e ristrutturazione degli altri immobili della Unità Pastorale, con speciale attenzione al Salone e ai locali Parrocchiali di S. Stefano. Prossimi lavori di manutenzione riguarderanno la Sagrestia di Santo Stefano, con il rifacimento dell’impianto di riscaldamento e del bagno.
Consiglio degli affari economici
È scaduto e con il mese di settembre saranno nominati i nuovi membri.
Cura degli spazi
Purtroppo bisogna registrare che si hanno difficoltà nella pulizia delle chiese, dei locali e nel taglio dell’erba. Anche qui è necessario reperire maggiori volontari, altrimenti l’alternativa sarà quella di appaltare questi servizi a ditte esterne.
La segreteria
I volontari della segreteria svolgono un importante servizio, rappresentando il primo punto di contatto e di risposta a coloro che vengono per una qualche necessità. È quindi necessario potenziare il ruolo della segreteria, anche però in un’ottica di favorire in questi volontari un “ministero dell’ascolto” nei confronti di chi viene.
Ministri straordinari della comunione
A Settembre è necessario prevedere uno specifico incontro, per fare il punto della situazione e per una redistribuzione degli ammalati, cominciando anche a ragionare in termini di azioni di formazione per i ministri della comunione. C’è infine da ripensare anche l’animazione e soprattutto la partecipazione all’adorazione eucaristica del primo venerdì del mese, che risulta assai poco frequentata.