PER LA CHIESA E’ SEMPRE “TEMPO DI ANDARE”

C’è una parola che in questi ultimi tempi risuona spesso nelle diverse occasioni di incontro, come pure negli inviti accorati che ci rivolge Papa Francesco: “Sinodo”. Che vuol dire “(fare) strada con”. Essere compagni di viaggio. Camminare insieme.

E’ una proposta rivolta a tutti e a ciascuno. A tutti coloro che, avendo incontrato Gesù, vengono chiamati a far parte del Popolo di Dio, convocato in Assemblea. Per ascoltare insieme lo Spirito, che attraverso la Parola ci indica la direzione del cammino. Per ascoltare insieme la voce di Gesù che si esprime nei mille incontri che facciamo durante le nostre giornate, specie con le persone più umili, più semplici, più pacifiche.

Fare strada con tutti. Camminando. Dandoci la mano. Aiutandoci con un bastone. Procedendo su una sedia a rotelle. (vedi il logo del Sinodo…)

L’invito a metterci insieme in cammino, ad attivare processi sinodali, a 60 anni dal Concilio, è fatto a tutta la Chiesa. Nelle forme che già conosciamo, come le Parrocchie e le Diocesi. E il nostro Arcivescovo, Giovanni Paolo, si sta spendendo per stimolare e guidare questo tempo di ascolto e di ricerca. Ma anche nelle nuove articolazioni che hanno l’obiettivo di raccogliere e coordinare le iniziative della comunità cristiana in una realtà sociale in continua trasformazione. Ecco allora i vari Consigli Pastorali, dell’Unità Pastorale (che raccoglie l’insieme di più Parrocchie) e del Vicariato (relativo a quella porzione di territorio che abbraccia più paesi o più quartieri della città: nel nostro caso Pisa Nord-Ovest).

Domenica scorsa, 23 gennaio, è stato convocato il Consiglio Pastorale del Vicariato Pisa N-O, che ha segnato un primo momento di confronto per sviluppare una reale fase di ascolto, di analisi, di partecipazione. All’inizio è stata offerta da Padre Saverio Cannistrà, Carmelitano Scalzo, una profonda meditazione che, partendo dalla riflessione sul brano del Vangelo sulla missione dei Dodici e sulla prima moltiplicazione dei pani (Mc 6,6b-13.30-37), ha attraversato varie parole: responsabilità – disponibilità all’incontro – capacità di ascolto e comprensione – superamento della “durezza” del cuore – disponibilità ad una risposta “benevola”. Nell’intenso scambio che è seguito, nella varietà dei contributi e con sottolineature diverse da parte degli intervenuti (laici, preti, religiose, diaconi), è emersa in ciascuno la voglia di ricerca, il sincero desiderio di mettere in discussione la staticità e il rischio di esclusione che corrono le nostre comunità.

Oggi la proposta del Sinodo giunge direttamente anche a ciascuno di noi. La riflessione e il confronto potranno svilupparsi nei vari ambiti in cui siamo inseriti. Meglio ancora, l’auspicio è che il Sinodo costituisca un tempo prezioso in cui ogni persona – perché è ad ogni persona che Gesù lancia il suo sguardo e la sua Parola – possa dire e dare il suo contributo, possa condividere il proprio talento, nel cammino di costruzione di una comunità calda, accogliente, misericordiosa.

Ecco quindi l’iniziativa della nostra Unità Pastorale, con l’invito ad un primo incontro che si terrà Venerdì 4 febbraio alle ore 18.30, nei locali parrocchiali di S.Stefano e.m. (vedi locandina).

Pur in un tempo difficile come il nostro non possiamo stare fermi. Siamo invitati a metterci in movimento. Del resto, basterebbe considerare come si conclude l’episodio del Vangelo della Messa di Domenica 30 gennaio (Lc 4,21-30). Anche dopo una giornata complicata trascorsa con i suoi compaesani “…Gesù si mise in cammino…”.

Giuseppe Meucci