Tempo di elezioni…

Domenica 25 Settembre: è una data importante per tutta quanta la nostra nazione! Siamo chiamati a esprimere le nostre preferenze per il rinnovo dei rappresentanti alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica. Come cristiani è importante andare a votare! La costruzione del bene comune passa anche da qui: votare è segno concreto di partecipazione all’edificazione della cosa pubblica. Ciascuno di noi è chiamato – pertanto – a leggere i programmi di ciascun partito, fare le proprie valutazioni alla luce della propria coscienza di fronte al Vangelo, e dare il proprio contributo votando!

Ma nel frattempo c’è anche un altro voto che interessa la nostra comunità: quello per il rinnovo del Consiglio Pastorale.

Che cos’è questo organismo? Il Consiglio Pastorale è l’organo consultivo, formato da un numero ristretto di delegati, che condivide la responsabilità della conduzione dell’Unità Pastorale insieme al Parroco.

Non è una struttura calata dall’alto, bensì è un organismo risultante (per la gran parte) da un’elezione, dall’espressione di voto da parte della gente dell’Unità Pastorale. Per questo voto non vengono proposti all’approvazione nomi già bloccati, cosa che lascerebbe ben poco spazio al confronto e alla possibilità di creare un organo veramente rappresentativo. Nel corso degli anni è stato messo a punto un meccanismo che prevede una prima fase di ascolto, di recepimento dei desideri e delle indicazioni della gente, in cui ciascuno ha l’opportunità di segnalare dei nominativi che a suo giudizio possono risultare idonei per questo servizio. Solo dopo questa fase preliminare si passa alla seconda fase, con la verifica della disponibilità alla candidatura da parte delle persone indicate e si giunge infine alla terza fase, con la redazione delle liste che vengono effettivamente proposte per la votazione. Gli elettori sono tutte le persone battezzate e cresimate facenti parte dell’Unità Pastorale.

Quali sono in concreto i passi da compiere? Partiamo dalla data dell’elezione vera e propria e andiamo a ritroso. Il Consiglio sarà rinnovato tramite votazione DOMENICA 20 e LUNEDI 21 NOVEMBRE 2022. Sarà possibile votare ritirando la scheda al termine della Messa, esprimendo le proprie preferenze e riponendo la scheda nell’urna in fondo alle varie chiese. È possibile votare anche il lunedì, ma solo in Segreteria a S. Stefano.

Come viene composta la scheda? Si parte da Domenica 6 Novembre, quando a tutti i parrocchiani sarà consegnata una scheda in cui è possibile esprimere le proprie preferenze circa coloro che vorremmo fossero nel Consiglio: massimo 5 nomi di possibili candidati, senza distinzione di appartenenza ad una delle tre Parrocchie. Con un unico limite: possono essere candidate solo persone maggiorenni.

A questo punto il Parroco, avvalendosi della collaborazione della commissione elettorale – che già è stata nominata nell’ultima riunione del Consiglio Pastorale in scadenza – prenderà tutti questi nomi e si preoccuperà di interpellare i diversi candidati. In altre parole sarà chiesto loro: “sei stato/a segnalato per entrare nel Consiglio: accetti di candidarti?”. Tutti coloro che accetteranno di essere candidati, così, verranno inseriti nella vera e propria scheda elettorale.

Terminate le votazioni, la medesima commissione elettorale provvederà allo spoglio dei voti. Il nuovo Consiglio Pastorale – che durerà dal 2023 al 2026 – sarà ufficialmente presentato alla Comunità nella Celebrazione Eucaristica di Domenica 27 Novembre.

La durata di un mandato nel Consiglio Pastorale è di tre anni. È possibile essere nuovamente eletti per un secondo mandato consecutivo, al termine del quale, però, prima di potersi ricandidare è necessario un mandato di “stop”. Unica eccezione è nella facoltà del parroco di nominare alcuni membri lui stesso: in tal caso, allora, l’ingresso nel Consiglio Pastorale non passa dal procedimento di elezione.

Nei prossimi numeri del “Foglio Incontri” forniremo ulteriori info e dettagli; intanto, però, iniziamo ad accompagnare con la preghiera questa fase così importante per la nostra comunità.

Il Consiglio Pastorale non è un organismo di potere, bensì di servizio. È il tramite tra il parroco e l’intera Unità Pastorale e viceversa. Essere membri del Consiglio Pastorale significa essere parte attiva di quello stile a cui Papa Francesco ci richiama continuamente e che è quello della sinodalità, del camminare insieme. Il fatto di essere votati segue l’antica tradizione della Chiesa che da sempre adotta procedimenti democratici nelle sue scelte: pensiamo all’elezione dei superiori religiosi, a quella del Papa, alla scelta delle singole proposizioni che vanno poi a costituire i documenti conciliari. Ovviamente rimane il fatto che tutto questo deve armonizzarsi con la dimensione dei diversi compiti e carismi che costituiscono la Chiesa: per questo il Consiglio Pastorale è un organo consultivo e l’ultima decisione spetta sempre e comunque al Parroco. È bello ed essenziale che i membri siano rappresentati per fasce d’età e per appartenenza territoriale, così da camminare insieme non nella logica dell’omologazione, bensì in quella dell’armonia tra le diversità, come in una grande sinfonia che vede lo Spirito Santo come grande direttore d’orchestra.

Un’ultima data da segnarci: Mercoledì 19 Ottobre alle ore 21.00. Sarà questo l’appuntamento per una Assemblea di Unità Pastorale nella quale insieme rifletteremo sull’importanza degli organismi di partecipazione nella Chiesa e in particolare proprio sul Consiglio Pastorale.

Tempo di elezioni, tempo di responsabilità, tempo di senso di appartenenza: buon cammino… insieme!

Don Carlo e Don Federico