Tarquinio e Gentili: Papa sul gender, silenzio della stampa
Con la teoria del gender si rischia di fare un passo indietro. Così ieri il Papa all’Udienza generale. “Mi domando – ha detto – se questa teoria non sia espressione di frustrazione che mira a cancellare la differenza sessuale perché non sa più confrontarsi con essa”. “La rimozione della differenza è il problema, non la soluzione”, ha concluso Francesco esortando gli intellettuali a non disertare questo tema. “Un messaggio di grandissimo significato per laici e credenti spiega al microfono di Paolo Ondarza il direttore de “La Società” Claudio Gentili, autore con la moglie Laura del libro “L’eclissi della differenza”:
- – Il Papa dice: occorre evitare che il tema della differenza sessuale venga concepito come un tema di contrapposizione e subordinazione. Ecco, in questo mondo in cui la famiglia è destrutturata e cade a pezzi, quello del Pontefice è un messaggio di grandissimo significato proprio perché ci aiuta a non riaffermare certezze antiche con un’attenzione quasi maniacale, ma a riattualizzare la fondamentale idea del principio del maschile e del femminile e della differenza sessuale fatta non per contrapporre i generi, non per subordinare il femminile al maschile, ma per la libertà delle persone, per la dignità delle persone, per la generazione e il futuro dei figli.
“La rimozione della differenza è il problema, non è la soluzione”, dice Papa Francesco …
- – Il Papa esorta gli intellettuali a non disertare questo tema come se fosse diventato secondario per l’impegno a favore di una società più libera e più giusta. In fondo, il tema della differenza sessuale è un tema emancipatorio, è un tema di dignità delle persone, è un tema di diritti dei bambini ad avere un papà e una mamma, è un tema di differenti ruoli che ovviamente non significa riproposizione di quello che le femministe chiamano “fallologocentrismo”, cioè di ruoli stereotipati fondati su idee rigide; ma far diventare, come spesso accade, delle mamme fallocratiche e far diventare dei papà dei papà femminilizzati non aiuta la crescita del bambino. Quindi, ripeto, occorre veramente che quello che il Papa chiama “la rimozione della differenza” possa diventare oggetto non di contrapposizioni ideologiche, ma di una ricerca dialogante tra pensiero laico e pensiero cristiano in vista del bene delle persone.
Va rilevato come forse questo tema, questa urgenza antropologica sia stata troppo spesso sottovalutata, anche in ambito cattolico …
- – Sono assolutamente d’accordo. Questa dimensione fondativa dell’esperienza cristiana ha bisogno oggi non di riproporre antiche, granitiche certezze ideologiche, ma di dimostrare – come il Papa con sottile ironia dice – che questa teoria, espressa nelle forme, nelle modalità caricaturali che spesso vediamo anche nelle nostre scuole italiane, non sia proprio l’espressione di una frustrazione. Anche nelle parrocchie occorre ricominciare a educare al maschile e al femminile.
A proposito di questa valorizzazione della differenza sessuale, arriva la raccomandazione del Papa: “Dobbiamo fare molto di più in favore della donna. Deve essere non solo ascoltata: deve avere un peso reale, un’autorevolezza riconosciuta nella società e nella Chiesa”.
- – Queste parole dovrebbero rassicurare quelli che temono che parlare di differenza sessuale sia interrompere il processo emancipativo della donna. Il Papa dice giustamente che c’è ancora nella Chiesa, nella società troppo maschilismo; che c’è ancora nella Chiesa e nella società poca considerazione del ruolo e anche – usa una parola forte – dell’“autorevolezza” delle donne: questo riguarda anche scelte sia all’interno della Curia sia degli Uffici della Santa Sede. E questo è un problema oggettivo: cioè, in fondo il “gender” nasce da una esagerazione ideologica di un problema reale che è il ruolo della donna nella vita sociale. Ma per affermare la specificità femminile non occorre annichilire la differenza sessuale.
Le parole del Papa, secondo lei, sono state ben recepite?
- – Oggi ho notato che c’è stata una sorta di sordina messa a questo discorso del Papa. Ebbene, ho notato che in alcuni casi il Papa non viene criticato, ma su questi argomenti viene semplicemente censurato. E’ un’annotazione che voglio fare non per spirito di polemica ma perché questo Pontefice, che ha sviluppato una così forte simpatia con l’opinione pubblica, penso che abbia anche il diritto a non veder sottaciute alcune dimensioni fondamentali del suo annuncio, che è un annuncio veramente profetico.