Echi dell’Estate

I Campi Solari 2022

Sapevo che fosse un’esperienza meravigliosa dato che già tre anni fa feci l’animatore, per la prima volta. Come il primo anno rimasi molto affascinato e anche quest’anno mi sono ritrovato con la stessa sensazione, nonostante sapessi che la realtà supera di gran lunga le aspettative. Infatti questa esperienza è spettacolare poiché è una delle cose più grandi della vita: donarsi completamente agli altri in tempo, talenti, cura dei bambini. Con questo intendo non solo creare e gestire giochi e che siano adatti e possano piacere ma anche stare attenti al bimbo che casca, all’altro che si azzuffa un po’ anche per i motivi più banali e che non portano conseguenze nel tempo, a quello che è stanco, ha sete o che sta solo e anche in questo caso talvolta è difficile farlo aprire per capirne il motivo: un litigio, assenza di bimbi che conosce…

Mi sono messo in gioco, ho messo a servizio le mie capacità e peraltro in un ambiente in cui si sta bene, ci si diverte e in tutto questo donarmi mi sono sentito ricevere tanto. Ho rivissuto questa sensazione ma riassaporarla è sempre bello e anche se non è nulla di nuovo, c’è bisogno continuamente di viverlo. Questo è stato il mio ultimo anno ma ho comunque altre occupazioni come l’animatore dei Campi di Sommocolonia, il catechismo e poi non mancheranno occasioni per continuare a fare esperienza di dono che ci deve essere anche in quei casi in cui apparentemente ci si diverte di meno e ci sembra di ricevere meno, perché serviamo agli altri ma anche noi abbiamo bisogno di ricevere.

Dopo tre anni i balli di accoglienza (bans) non erano conosciuti molto dai bimbi e anche gli animatori erano molto arrugginiti. Ma due anni di stop hanno reso migliore il funzionamento del campo tanto per migliorarsi e innovarsi. Questo è stato reso possibile grazie anche al fatto di essere partiti con un gruppo solido (quello che ha ricevuto il Sacramento della Cresima quest’anno) che si è allargato successivamente. Inoltre la pandemia ha privilegiato gli spazi all’aperto ed è stato molto bello stare sempre al fresco del venticello.

Come ben ricordavo i bimbi si affezionano a certi animatori in particolare e quindi anche tu ti affezioni a loro. I bimbi sono stati bene, si sono divertiti e questo è il nostro stipendio. Infatti una bimba mi ha chiesto se noi animatori venivamo pagati e le ho detto proprio questo. Guadagniamo la cosa più grande del mondo e lei ha risposto: “L’Amore”, esatto e prezzo più alto non esiste. L’amore lo doniamo e cento volte lo riceviamo. Logica che è alla base del Vangelo che si deve riversare nel resto della vita, anche nelle situazioni meno divertenti, entusiasmanti, coinvolgenti.

Anche noi animatori abbiamo passato due buone settimane, ci siamo scatenati, divertiti nel giocare, nell’organizzare… Tutto ha funzionato bene e, altra cosa positiva della pandemia, lo stare costantemente all’aperto ha velocizzato le varie sistemazioni e pulizie.

Inoltre, è stato bello accogliere tre famiglie ucraine e due ragazze con difficoltà. Abbiamo cercato di essere aperti come Chiesa in cammino sinodale: infatti si sono uniti a noi una decina di ragazzi della parrocchia di Santa Caterina e del Centro Storico di Pisa.

Marco Gianni