Fabio Vasarelli, in un suo recente articolo su un quotidiano locale, riassume brillantemente le tappe principali vissute dalla chiesa di S. Stefano e.m.: dalla sua consacrazione avvenuta nel 1122 fino ad oggi.
Per prima cosa ringraziamo Fabio per il suo puntuale e bel contributo!
Nel frattempo, cominciamo a pensare: come festeggiare un «compleanno» così importante? Quali iniziative vivere?
Poi, guardiamo all’oggi: il cammino sinodale! E se questo fosse il modo più adeguato per celebrare i 900 anni di S. Stefano?
Spieghiamoci meglio… Quante cose – dal 1122 ad oggi – deve aver visto la Chiesa di S. Stefano: tante situazioni legate alla vita di ciascuno di noi – sia belle sia meno belle – ma anche tanti processi storici, riforme, rivoluzioni. Eppure quella chiesa è sempre lì!
A volte ci scoraggiamo, ci pare che tutto fosse meglio prima, ci sembra di non aver chiara la direzione da prendere… eppure la Chiesa è sempre lì! Avete capito: non ci stiamo più riferendo tanto alla «chiesa di mattoni», quanto piuttosto alla «Chiesa di persone», a ciascuno di noi.
La Chiesa siamo noi! Siamo noi chiamati a vivere la comunione col Signore risorto e con tutti i fratelli e le sorelle! Siamo noi chiamati a portare all’uomo e alla donna di oggi l’annuncio del Vangelo!
«Ecclesia semper reformanda est», dice l’antico adagio: «la Chiesa è sempre in riforma». In altre parole: la Chiesa è chiamata continuamente a convertirsi, cioè ad essere sempre più aderente al Vangelo e non a pregiudizi, precomprensioni e ideologie.
Ce lo insegnano i due anni già vissuti insieme come Unità Pastorale: all’inizio sembrava quasi una «mission impossible», poi, piano piano, cammin facendo, e soprattutto lasciandoci guidare dallo Spirito, abbiamo cominciato a costruire qualcosa di bello e di nuovo, sempre radicati nel passato ma rivolti al futuro e a ciò che Dio vuole suggerirci ogni giorno.
Il cammino sinodale, allora, è il più bel modo di vivere questi 900 anni di S. Stefano! E questo perché – per festeggiare una tappa così importante – abbiamo l’occasione di rivivere una nuova primavera dello Spirito Santo, proprio come è avvenuto con il Concilio Vaticano II, ma stavolta, partendo da ogni battezzato, da ogni persona credente e non.
Il cammino sinodale dà alla nostra Unità Pastorale la possibilità di costruire insieme qualcosa di nuovo, senza ripetere il celebre mantra del «si è sempre fatto così»: figuriamoci se la Chiesa di S. Stefano, nei suoi 900 anni di vita, non si metta un po’ a sorridere di fronte a tale idea.
Tante cose cambiano, ma una cosa resta: il Vangelo. E noi, uomini e donne del 2022 è proprio questo Vangelo che siamo chiamati a portare nel mondo, in mezzo a tante difficoltà e contraddizioni, ma con la passione e l’amore che da sempre anima la Chiesa.
Certamente: non mancheranno iniziative anche di «celebrazioni», sia religiose sia culturali. Intanto, però, lasciamo che lo Spirito ci conduca nel solco del cammino sinodale.
Proseguiamo col percorso iniziato venerdì scorso e con il quale abbiamo dato inizio all’attuazione concreta di alcuni passi per la nostra Unità Pastorale.
Adesso, come già annunciato, è il momento di passare alla fase di «ascolto»: per questo
VENERDÌ 18 FEBBRAIO, VENERDÌ 4 MARZO e VENERDÌ 18 MARZO, dalle 18.30 alle 19.45,
nei locali parrocchiali di S. Stefano,
siamo tutti invitati per alcuni laboratori in cui ciascuno può offrire il proprio contributo per rendere più bella la Chiesa… di persone!
Tanti auguri alla Chiesa di «S. Stefano»: che l’intercessione del diacono martire – insieme a quella di Maria Immacolata e del Papa Pio X – sia per tutti noi benedizione e guida nel nostro cammino sinodale!
Don Carlo e Don Federico