Avvisi e suggerimenti (2)

La scorsa settimana abbiamo sottolineato il problema dei battesimi rimandati per la pandemia e abbiamo ricordato l’opportunità di tornare a celebrare questo sacramento in forma comunitaria secondo date prestabilite.

Nella vita però non ci sono soltanto i momenti felici della nascita ma anche quelli più tristi della morte. Abbiamo pensato di parlare anche della celebrazione delle esequie perché anche queste siano vissute nella forma più sacra e decorosa non solo dalla famiglia e dai parenti del defunto ma anche dall’intera comunità.

Nel tempo è andata crescendo la prassi di celebrare le esequie dei nostri cari defunti fuori dalla parrocchia; anche questa ha avuto un notevole incremento con la pandemia.

Sarebbero molti i commenti da fare su questa abitudine; solo qualche parola perché questo appello non sembri solo nostalgia del passato: la tristezza di certe celebrazioni perché poche persone hanno la possibilità di accedervi, il distacco totale dalla comunità, l’esclusione di quanti hanno nel tempo stabilito relazioni di amicizia e di vicinato, l’impressione che la “cosa” vada fatta non importa come.

Si “appalta” tutto ad un’impresa di pompe funebri. Giusto perché non si può fare diversamente ma domandiamoci… non è esagerato che loro stabiliscano luogo e ora della celebrazione e poi lo comunichino al sacerdote? E se il sacerdote non è disponibile per quell’orario? Non importa, se ne trova un altro…!!!

Invece, quanto sarebbe più decoroso e rispettoso della persona che ci lascia, fare in modo che le esequie siano celebrate nella ”sua” chiesa, in quella chiesa che ha frequentato, dove le persone che l’hanno incontrata possano salutarla e pregare per lei, che questo rito sia la manifestazione che la persona ha fatto parte di una comunità.

Dopo queste considerazioni un semplice invito: quando viene il triste momento che una persona ci lascia, contattiamo la parrocchia, chiediamo del sacerdote, troviamo con lui il modo migliore per celebrare le esequie, facciamo in modo che la persona che ci ha lasciato possa essere accompagnata dall’affetto e dalla preghiera nella sua chiesa, e non in un luogo anonimo e dai soli parenti stretti ma anche dalle persone della sua comunità.

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