Poco tempo fa ci è stato chiesto, non solo dai ragazzi ma anche da qualche adulto, “perché al termine della Comunione alcune persone vengono a prendere l’Ostia Consacrata e se la portano via?”.
La domanda provoca un certo stupore perché ciò avviene da parecchi anni, ma forse proprio per questo se ne è dimenticato il significato, allora abbiamo pensato bene di spendere qualche parola per ricordarlo, forse queste poche parole possono essere utili anche per una spiegazione ai più piccoli.
La data di nascita di questo servizio (anche se non è una vera e propria novità) è il 29 Gennaio 1973 con il documento “Immensae Caritatis” pubblicato dalla Congregazione dei Sacramenti: ogni cristiano, battezzato, adulto, uomo o donna, può essere incaricato della distribuzione del Pane Eucaristico sia durante che al di fuori della celebrazione della Messa.
I motivi dell’istituzione di questo ministero sono di ordine pratico:
- durante la celebrazione della Messa, a motivo di un grande numero di fedeli o per difficoltà del celebrante,
- fuori della celebrazione della Messa per portare l’Eucaristia agli ammalati perché non siano privati del Pane Eucaristico dal momento che – causa le loro condizioni – non possono partecipare alla celebrazione
Nel 1973, il fatto che laici, uomini e donne, iniziassero a distribuire la Comunione, fece scalpore perché sembrava una novità senza precedenti, ma in realtà non era una novità perché nei primi secoli questa prassi esisteva già, è citata da S. Giustino (2° sec) ed è documentata almeno fino al 5° secolo. Ne era rimasta traccia nella liturgia fino a quando la S. Messa veniva celebrata soltanto in latino, cioè fino al Concilio Vaticano 2°; il saluto finale del sacerdote era “Ite, missa est”, letteralmente la traduzione sarebbe “andate, è stata mandata” cioè è stata “mandata l’Eucaristia a casa di quanti non hanno potuto partecipare alla celebrazione comunitaria”.
Ricordiamo che la nostra Parrocchia è stata tra le prime, nella Diocesi pisana, esattamente trentadue anni fa, ad avere dei ministri straordinari istituiti per la distribuzione della Comunione.
Tornando alla domanda iniziale: “perché dopo la Comunione alcune persone vengono a prendere l’Ostia …..”
Quando al termine della Comunione vediamo i ministri straordinari prendere l’Ostia Consacrata e portarla via con una piccola “teca”, ora sappiamo che stanno per andare a casa di qualche persona anziana o ammalata a portare Gesù “offerto in sacrificio per noi”.
Un piccolo suggerimento: chiedete ai ministri straordinari che conoscete con quanta gioia vengono accolti; come queste persone desiderano ricevere Gesù e come si sentono ancora unite alla comunità attraverso questo Sacramento.