Davvero un bell’incontro quello a cui ho partecipato Giovedì 3 di questo mese, bello perché tutti hanno riportato la propria esperienza e tutti, in maniera unanime, hanno fatto presente la serenità e la gioia con cui vengono accolti dalle persone a cui portano la Comunione.
Se qualcuno non avesse chiaro il ruolo dei ministri ricordiamo che il mandato che hanno ricevuto dall’Arcivescovo chiede la disponibilità per un compito grandissimo e bellissimo: distribuire la S. Comunione, non solo durante la S. Messa ma anche e soprattutto portarla alle persone che, causa l’età o impedimenti di qualsiasi natura, non hanno la possibilità di partecipare all’Eucaristia comunitaria.
Ho chiesto loro se si erano domandati il perché della gioia con cui vengono accolti: tutti hanno affermato che proprio il desiderio dell’Eucaristia domenicale, alla quale, come detto sopra, queste persone non hanno la possibilità di partecipare, è il motivo principale di questa gioia. Ovviamente anche il fatto che qualcuno viene in casa e rompe la monotonia delle giornate e oltretutto si ferma a scambiare qualche parola con loro, è motivo di gioia. Questi due motivi dovrebbero essere un invito per tutti, non solo per i ministri, a pensare che queste persone hanno bisogno di vicinanza, di compagnia, di relazione, di considerazione. Tutti i ministri sono pienamente coscienti di questo bisogno e quanto ci hanno ricordato diventa un invito perché tutti sentiamo il dovere di farci vicini a quanti non hanno la possibilità di uscire di casa e di vivere in piena relazione con gli altri, ricordando quanto ci ha detto Gesù: “Ero malato e mi avete visitato” (Mt. 25,36).
Ovviamente si è parlato anche delle situazioni concrete: presenze alle celebrazioni, suddivisione dei compiti, orari, ecc…
L’incontro si è concluso con l’impegno che tutti hanno preso di leggere e meditare, per poi discutere insieme, la lettera apostolica di Papa Francesco sulla formazione liturgica: “Desiderio desideravi”. E’ una lettura e una riflessione che consigliamo a tutti.
Colgo l’occasione per far presente che se ci sono persone che non hanno la possibilità di partecipare alle celebrazioni eucaristiche comunitarie e desiderano ricevere la S. Comunione, lo facciano presente in parrocchia, i nostri ministri sono pronti a rispondere ad ogni chiamata.
Don Carlo