Natale arriva in fretta…

Pensando a questo numero del nostro «Foglio Incontri» abbiamo realizzato che, essendo il 24 Dicembre di Domenica, occorreva già dedicare adeguato spazio al calendario delle prossime celebrazioni natalizie.

Tutto questo però, ci ricorda anche una cosa molto importante: Natale arriva in fretta! L’invito che facciamo, allora, è quello di non perdere di vista il motivo per il quale ci prepariamo a festeggiare: l’incarnazione del Signore. «Il Verbo si è fatto carne», ci ricorda il Prologo del Vangelo di Giovanni. Questo significa, pertanto, che Dio è fedele, che non si abbandona mai, che è sempre con noi sia nei momenti belli ma anche, e soprattutto, laddove ci sono difficoltà, problemi, crisi personali.

Celebrare l’incarnazione significa scoprire la presenza di Dio nella nostra vita: l’Avvento ci invita a vegliare, ad essere pronti, a scrutare ogni nostra giornata per poter, ogni sera, rispondere alla domanda: «oggi dove ho trovato Dio?». Ci saranno delle sere nelle quali l’interrogativo rimarrà irrisolto perché spesso ci capita di non percepire la presenza del Signore. Eppure lui c’è, è presente, e di questo ne siamo certi perché per dirci «io ci sono» ha scelto di incarnarsi, di diventare uno di noi.

Ci permettiamo, allora, di suggerire alcune piste utili per scoprire la presenza di Dio nella nostra vita: innanzitutto la Celebrazione Eucaristica; lì Dio è presente nelle specie del pane e del vino per vivere la comunione con noi, per nutrire la nostra esistenza. Un altro importante elemento può essere la preghiera, sia personale che comunitaria: ogni mattino, nel nostro Chiesino, celebriamo insieme l’Ufficio delle Letture e le Lodi prima della Messa; perché non partecipare, almeno qualche volta? Un’altra pista utile per vivere bene il tempo liturgico dell’Avvento è la carità: la nostra comunità offre tante possibilità in questo senso; perché non farmi avanti? A Natale si celebra il Verbo che si fa carne. Ecco, allora, anche la bella esperienza dei gruppi biblici. Non dimentichiamo mai quello che diceva San Girolamo: «l’ignoranza delle Scritture è l’ignoranza di Cristo». Infine, sarebbe veramente bello e prezioso che la comunità vivesse l’esperienza della Novena di Natale. Lì veramente siamo nella preparazione più prossima della grande solennità in cui celebriamo il mistero dell’Incarnazione. Mettiamo allora in programma di vivere questo appuntamento: non solo per pregare insieme, ma anche per trasmettere a chi viene dopo di noi la ricchezza di un appuntamento della tradizione che ha il suo fascino, la sua dignità, la sua importanza.

Vi aspettiamo!

Don Carlo e Don Federico

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