Il 13 maggio scorso, festa della mamma, è stata una domenica molto speciale per i quaranta bambini della parrocchia di Santo Stefano a Pisa e per le loro famiglie. Letizia, attesa, emozione, gioia hanno caratterizzato la giornata in cui si è svolta la cerimonia della Prima Comunione presso la chiesa de I Passi. Quaranta angioletti con le loro tuniche bianche e al collo una croce di legno, simbolo di Nostro Signore, si sono avvicinati per la prima volta all’Eucarestia. E lo hanno fatto con la preparazione e la compostezza che si addice a un evento importante, segno di maturità e consapevolezza, acquisita nel corso di tre lunghi anni di preparazione sotto la guida delle carissime catechiste Barbara, Liberata e Michela, degli splendidi catechisti giovani Chiara, Emanuele, Francesco, Gabriele, Giulia, Pietro, Sara, del viceparroco don Federico e, il tutto, sempre accompagnati da don Carlo.
La chiesa, grande e accogliente, era adornata intorno all’altare con quella cura e amore che si è soliti riservare agli ospiti di maggior rispetto. Le rose bianche, immagine di purezza, che al termine della cerimonia i piccoli hanno donato alle loro mamme, erano contenute in grandi cesti e lì vicino il simbolo della Comunione, il pane, il grano e l’uva. Un’atmosfera lieta di gioia sommessa si respirava tra i parenti nell’attesa dell’arrivo dei piccolini. Gli auguri che i genitori si scambiavano erano sinceri e generosi, il sorriso che regalavano al prossimo esprimeva una grande felicità e il bisogno di comunicarla.
Appena giunti alla chiesa, i bambini correvano felici verso il loro gruppo, liberandosi di quella leggera tensione accumulata durante i preparativi a casa. Forse alcuni di noi genitori non lo avrebbero immaginato, ma per i bimbi è stata una grande emozione. L’entrata in chiesa è avvenuta silenziosamente, in fila e con le mani giunte per raggiungere il posto davanti all’altare. I genitori, disposti sulle panche in posizione tale da poter vedere il viso del proprio bimbo durante la cerimonia, hanno assistito alla tenera processione che sfilava ordinata e silenziosa. Molti di essi si sono commossi, sovrapponendo l’immagine del loro bimbo appena nato a quella dei piccoli uomini di adesso, nella consapevolezza del tempo trascorso, ma soprattutto del cambiamento avvenuto ad opera di Nostro Signore. La lunga preparazione, svolta senza pretese, con amore e dolcezza, all’insegna dei concetti e non solo dei fatti avvenuti, li ha resi riflessivi e consapevoli di un mondo interiore. Li ha fatti crescere, completando la loro educazione per ciò che spesso né la famiglia, né tantomeno la scuola, hanno potuto dare. Ed è proprio per questo che siamo tutti estremamente grati a coloro che si sono adoperati senza risparmio di tempo e di fatica alla cura dei nostri figli, sopportando le loro intemperanze e cercando di mitigare la loro esuberanza, particolarmente evidente durante i primi anni di catechismo.
I canti, l’allestimento dell’altare, con la calorosa partecipazione dei parenti e degli amici hanno reso la cerimonia gioiosa e toccante. L’intervento delle suore Immacolatine ha sorpreso tutti con una nuova musica e il canto delicato che ha rallegrato la festa. Il nostro Don Federico ha officiato la funzione con il solito caldo e simpatico abbraccio e ha avvicinato i bimbi alla cerimonia e all’importante passo da fare, sdrammatizzando al termine della cerimonia con le sue battute e il suo fare allegro.
All’uscita, i bambini erano composti e silenziosi, non chiassosi come al solito, mostravano voglia di riunirsi alle famiglie e condividere questa giornata con amici e parenti. È stato un giorno bellissimo e importante per tutti, grandi e piccini, che resterà per sempre nella nostra memoria.
Roberto e Anna