La Casa di Caprona (in realtà situata nella frazione di Campo) è stata acquistata dalla Parrocchia di Santo Stefano nel 1980 con due finalità di utilizzo:
- disporre di una struttura per offrire alle varie realtà della comunità un ambiente per la catechesi, la formazione, riunioni di preghiera, per proporre iniziative di gioco, per condividere momenti di festa;
- realizzare una prima accoglienza per persone e famiglie in difficoltà, da ospitare in maniera temporanea nei mini-appartamenti ricavati in una parte del primo piano.
Con grande impegno la casa fu resa agibile ed è stata parte importante delle attività della parrocchia fino a quando nel 2011 è stata occupata da un gruppo di famiglie rom che vivevano una fase di emergenza abitativa.
Negli anni successivi si è aperto un confronto tra vari soggetti con il coinvolgimento del Comune di S. Giuliano Terme, della Società della Salute, della Regione Toscana.
Il 5 agosto 2016 c’è stata l’assegnazione degli appartamenti al primo piano, gestiti (attraverso una convenzione) dalla Società della Salute e assegnati a 3 nuclei familiari rom, attraverso una idonea selezione, e la liberazione delle altre parti della struttura e delle pertinenze.
Dopo un anno di lavori, in parte attraverso l’intervento di imprese per i lavori di muratura e impiantistica, ma soprattutto con l’impegno di alcuni volontari della parrocchia, i vari ambienti a piano terra (ampio salone con camino, due sale riunioni, tre bagni e la cucina) e gli spazi esterni sono stati resi nuovamente agibili.
Domenica 17 settembre 2017 con la festa per la ri-apertura Caprona è tornata ad essere la Casa della Comunità.
La Casa di Caprona è un bene di tutti
La Casa di Caprona vive con l’aiuto di tutti
Di seguito sono disponibili in formato PDF i dettagli sulla casa con le informazioni su come prenotarla ed il regolamento di Caprona: