La Pasqua si avvicina…

La Pasqua 2018 si avvicina a lunghi passi e veramente possiamo ringraziare il Signore e la comunità tutta per come stiamo vivendo la Quaresima. La liturgia e la catechesi seguono il ritmo scandito dal percorso «Essere Chiesa dall’Eucaristia»: ogni settimana riflettiamo sul nostro essere Chiesa di persone a partire dalla chiesa-edificio e, così, la prima settimana abbiamo avuto modo di meditare sul tema delle relazioni a partire dalle panche (punto nel quale ci si trova a Messa gli uni accanto agli altri); nella seconda il tema era quello del futuro, abbinato al Cristo Pantocratore della Cattedrale che ci ricorda la gloria a cui tutti noi siamo chiamati; la terza domenica di Quaresima abbiamo riflettuto sulla nostra memoria – spesso bisognosa di purificazione – e come luogo simbolo abbiamo pensato all’altare. Oggi, IV Domenica di Quaresima, il tema è quello degli affetti a partire dal Crocifisso presente in tutte le chiese e che ci ricorda quanto Dio ami ciascuno di noi.

Come però ricorda il titolo del percorso, è l’Eucaristia a essere nutrimento vitale per la Chiesa: per questo, nella chiesa de i Passi e in S. Stefano, si apparecchia – domenica dopo domenica – una tavola che a Pasqua sarà completamente imbandita e pronta per nutrirci alla Mensa della Parola e dell’Eucaristia: la prima settimana di Quaresima – in cui si rifletteva sulle relazioni – abbiamo messo le sedie intorno al tavolo; la seconda domenica (Trasfigurazione), è stata la volta della tovaglia; la terza domenica (per dire il nostro bisogno di purificare la memoria e ricordarci sempre la presenza di Dio nella nostra vita), abbiamo collocato sul tavolo una luce; oggi, a significare che la Bibbia è la grande lettera d’amore che Dio scrive all’umanità, collocheremo il Libro della Parola di Dio.

In tutto questo, però, non sono neanche mancate altre importanti occasioni: la prima è stata quella del digiuno per la pace del 23 febbraio scorso e la seconda sono stati gli Esercizi Spirituali nella Vita Ordinaria. Il digiuno chiesto dal Papa ha trovato nella nostra comunità anche una traduzione concreta nella raccolta di carità che abbiamo fatto per P. Damiano (missionario in Libano). Gli Esercizi Spirituali nella Vita Ordinaria hanno visto una buona partecipazione per quanto, però, avremmo potuto fare anche di più. L’orario ci è sembrato perfetto, l’occasione piuttosto ghiotta, la novità giocava dalla nostra parte, eppure sono mancate diverse persone «all’appello»: intendiamoci, il nostro non vuole essere un rimprovero, ma, semmai, lo stimolo a un serio esame di coscienza. Spesso la nostra comunità, infatti, vive bene le «relazioni orizzontali», ma, con più fatica quelle «verticali»: se ci sono i miei ragazzi, se c’è il mio gruppo, la mia associazione, allora ci facciamo in quattro per starci. Quando, però, ci siamo solo noi e il Signore, allora è il momento della pigrizia e delle scuse. Don Franco, durante il ritiro, ci esortava a ricordare il Papa per il quale la Chiesa non è un’agenzia umanitaria o una ONG: nella Chiesa c’è un di più che la relazione con Cristo crocifisso e risorto. O ci riappropriamo di questa relazione, oppure faremo tante cose belle… ma il rischio sarà sempre quello di rimanere nella filantropia… che è sempre cosa buona, ma non è Chiesa.

La Pasqua si avvicina… il Signore attende sempre il nostro ritorno a lui! Sarà bello lasciarci abbracciare dal Dio della Misericordia… sarà bello sperimentare l’amore di un Padre che ama e largamente perdona … sarà bello gustare la Parola di Dio e vivere ciascuno il nostro ministero … sarà tutto bello se e soltanto se, al centro della nostra vita, mettiamo sempre il Signore Gesù.

Don Carlo e Don Federico