Veramente il tempo scorre veloce! Sembra ieri che è iniziato l’Anno Pastorale… e siamo già arrivati alle porte dell’Avvento!
Quest’anno, però, questo tempo liturgico forte avrà un sapore tutto speciale. Lo sappiamo bene: «Avvento» vuol dire «venuta» e il tempo dell’Avvento non è – come spesso si pensa – il tempo della preparazione alla nascita di Gesù, bensì è il periodo in cui la Chiesa riscopre il valore dell’attesa della seconda venuta del Cristo, quella in cui egli verrà nella sua gloria. Il Natale, così, non è tanto la celebrazione della nascita di Gesù, bensì piuttosto della sua incarnazione: così come Cristo è già venuto tra noi nella carne, allo stesso modo verrà in potenza e gloria; guardare all’incarnazione, allora, ci fa trovare elementi in comune con ciò che deve ancora venire: ritorno di Cristo e giudizio.
Ecco, come dicevamo, quest’anno l’Avvento avrà un sapore tutto particolare: il nostro Piano Pastorale Diocesano 2018-2019, infatti, ha come tema «dalla Chiesa terrena alla Chiesa celeste»; niente di più vicino, allora, al periodo liturgico che ci apprestiamo a vivere sia come singoli che come comunità.
Il tema del ritorno del Signore nella gloria ci fa venire in mente il mosaico del Cristo Pantocratore della nostra Cattedrale: sarà questa l’immagine simbolo dell’Avvento 2018, che troveremo in tutte le nostre Chiese. Di domenica in domenica – come già abbiamo fatto anche altri anni – ci lasceremo guidare dalla Parola di Dio e da un dettaglio del nostro splendido mosaico.
Nella prima domenica il tema della liturgia sarà proprio quello della seconda venuta del Signore: prenderemo così come dettaglio del mosaico il volto sereno del Cristo e la sua mano benedicente; l’idea è che il giudizio di Dio sarà un giudizio di bontà e di misericordia.
Nella seconda domenica sarà messa a tema la Parola: per questo rifletteremo sul libro che ha in mano il Cristo Pantocratore con scritto «Io sono la luce del mondo» e l’evangelista Giovanni, che più di altri riflette sul tema della Parola, e che si trova alla sinistra del Cristo.
Nella terza domenica risuonerà nel Vangelo la domanda che alcune persone faranno a Gesù: «e noi, che cosa dobbiamo fare?». In questa domenica ci concentreremo sulla frangia del vestito di Cristo, riportata nella parte inferiore del mosaico, sulla quale sono impresse le parole del Salmo 90: «camminerai sul serpente e sul basilisco e calpesterai il leone e il drago»; l’idea di fondo è che solo con l’aiuto del Signore riusciremo a fare grandi cose nella nostra vita.
Infine, nella quarta domenica d’Avvento, giorno in cui sarà a tema il brano lucano dell’Annunciazione, ci soffermeremo sull’immagine di Maria che, nel nostro mosaico, si trova raffigurata alla destra del Cristo.
La vita del cristiano è tutta protesa all’incontro con il Signore Gesù. Nella liturgia non manchiamo mai di dire «vieni, Signore»; nel Padre Nostro, ogni giorno, diciamo «venga il tuo regno». Sarà particolarmente importante, così, riflettere sul tema del nostro Anno Pastorale e sugli spunti che vengono dal tempo liturgico dell’Avvento: ci ritroveremo a riscoprire il fatto che il cristiano non è solo colui che crede nel Signore morto e risorto, ma è anche colui che attende la sua seconda venuta.
Buon cammino,
Don Carlo e Don Federico