Gli anziani e gli ammalati nella nostra Comunità

Il mese di Febbraio è caratterizzato da due importanti eventi: la giornata della vita e quella dell’ammalato.

Ci pare che queste due date siano intimamente legate tra loro: si tratta, infatti, di riconoscere la vita come un dono di Dio e dell’impegno di ciascuno di noi affinché tutti possano vedersi garantita quell’altissima dignità di cui siamo depositari in qualsiasi stato di salute di troviamo.

La bellezza della giornata dell’ammalato (11 Febbraio) in Cattedrale, non è però solo qualcosa di occasionale per noi. La Celebrazione dell’Eucaristia, come sempre, è fonte e culmine della vita, non è solo qualcosa di sporadico, per quanto festoso. Nell’Eucaristia portiamo tutto ciò che siamo e dall’Eucaristia attingiamo la forza per vivere le nostre giornate, specialmente le più difficili.

È bello ringraziare il Signore, allora, per tutte quelle attenzioni quotidiane che ci sono nei confronti degli anziani e degli ammalati. Pensiamo alle tante persone che ogni giorno ci aggiornano sulle situazioni di vita che ci sono nella nostra comunità, alle visite che i Ministri Straordinari della Comunione fanno continuamente nelle case, alla preghiera che sale nell’Eucaristia e nei diversi appuntamenti che viviamo.

Gli anziani e gli ammalati sono le membra sofferenti del Corpo di Cristo che è la Chiesa e, per questo, sono da considerare con ancor più rispetto e dedizione. Quegli anziani sono gli stessi che da giovani servivano i figli, la famiglia, gli amici, la comunità: meritano il nostro grazie! E adesso, che siamo noi a prenderci cura di loro, vogliamo dirgli che essi sono preziosissimi per noi con qualcosa di cui abbiamo particolarmente bisogno: la preghiera! Senza di questa rischiamo di perdere di vista il senso e la direzione della nostra vita cristiana.

Non è vero che ormai non servite più a nulla: abbiamo bisogno di voi, della vostra presenza,  della vostra esperienza, della vostra testimonianza, del vostro amore, della vostra preghiera.

Grazie a tutti gli anziani e gli ammalati della nostra comunità!

Don Carlo e Don Federico