
Ci sembra importante scrivere su quanto la nostra comunità sta vivendo in queste settimane: Domenica 14 e Domenica 21 sono dedicate alle Prime Comunioni; Domenica 4 giugno, invece, sarà la volta del Sacramento della Cresima.
Nella vita di una comunità, queste, sono tappe importanti e coinvolgono non solo i diretti interessati, bensì tutti! I sacramenti come quello dell’Eucaristia e della Cresima, infatti, interpellano ciascuno di noi.
Per l’Eucaristia è il percorso di Quaresima a sollecitare la nostra riflessione: la Messa è punto di arrivo e di partenza dell’accoglienza, del perdono, dell’ascolto, del dono, della condivisione e della missione. Accompagnare i nostri ragazzi a ricevere per la prima volta l’Eucaristia, allora, vuol dire anche chiederci se, come comunità, stiamo vivendo tutto questo. Quel giorno, infatti, non sono solo le famiglie ad accompagnare i ragazzi all’altare, ma ciascuno di noi. I piccoli guardano ai grandi e chiedono coerenza. L’Eucaristia, allora, ci interpella e ci dice che per essere punto di arrivo e di partenza della vita cristiana occorre anche che tutti i grandi prendano per mano tutti i piccoli e li accompagnino a vivere il viaggio dalla vita all’altare e dall’altare alla vita. Solo così, allora, potremo far nostre le parole della liturgia e dire con forza ai ragazzi: «beati noi, invitati alla Cena del Signore!» Si! Perché pur con i nostri limiti, le nostre fragilità e i nostri peccati sentiamo di poterci unire al coro di chi dice «senza Eucaristia non possiamo vivere!».
Il percorso di Quaresima, poi, si apre al grande tema che accompagna tutto l’anno: l’annuncio. Ed ecco, allora, la Cresima! Ricevere questo sacramento vuol dire lasciarsi travolgere dalla forza dello Spirito che ci spinge ad annunciare il Vangelo fuori dai confini della Parrocchia: accogliere, perdonare, ascoltare, donare, condividere, vivere la missione diventa uno stile di vita e un segno distintivo che ci fa riconoscere come cristiani. Ma se i piccoli che ricevono l’Eucaristia ci chiedono coerenza, tanto più lo fanno i giovani che si preparano all’annuncio del Vangelo: tutta la nostra comunità, allora, si stringe attorno ai ragazzi, alle loro famiglie, ai loro cari. A tutti dà un caloroso benvenuto in questi giorni di festa e a ciascuno dice che nessuno è già maturo nella fede, perfettamente coerente, un cristiano perfetto, ma tutti siamo in cammino: ci mettiamo del nostro ma, soprattutto, ci apriamo alla grazia di Dio che esalta la nostra umanità e la rende veramente bella! Nessuno di noi ha la pretesa di insegnare, ma ciascuno ha il desiderio di farsi prossimo e di poter essere compagno di viaggio.
In una comunità non si è mai soli: l’altro c’è sempre e, soprattutto, l’Altro con la “A” maiuscola che ci dona in modo tutto speciale la sua forza nell’Eucaristia e nella Cresima.
Auguri bambini! Auguri giovani! Buone prime Comunioni! Buone Cresime! Auguri a tutta la comunità.
Don Carlo e Don Federico