Grazie davvero a tutti, lo dico di vero cuore, ma era proprio necessario fare una “festa” così in grande? E poi riunire così tanta gente: amici di ora, amici del passato, parenti, coinvolgere tutta la comunità!
Sono rimasto davvero colpito da una serata così clamorosa. Per un compleanno di solito si fa un brindisi, si mandano gli auguri, al massimo si fa un regalo simbolico o meglio ancora spiritoso, ma qui mi sembra che si sia voluto fare qualcosa di ben più grande. Mi domando ancora: perché tutto questo per me. Per i settant’anni? Non è una motivazione sufficiente perché qualcosa di simile si dovrebbe fare per tutti. Più ci penso più non riesco a trovare una risposta. Ma a questo punto evito di pormi ancora delle domande.
Devo riconoscere che la sorpresa è stata grande, avevo percepito che qualcosa si stava preparando ma mai avrei pensato ad una serata del genere. Chi ha organizzato il tutto è stato davvero grande, sia a preparare una festa così ben organizzata, sia a riunire così tanta gente, sia a mantenere fino in fondo la cosa segreta. Una sorpresa davvero riuscita.
Quanti mi conoscono sanno benissimo che, per carattere, non cerco mai di stare al centro dell’attenzione, piuttosto cerco di sottrarmi alle manifestazioni clamorose; ma in quella serata ho sentito qualcosa di diverso che mi ha fatto mettere da parte il mio modo, a volte stanco, di partecipare a questo tipo di manifestazioni. Questo probabilmente perché ho sentito che da parte di tanta gente la partecipazione era davvero sincera, non c’era il formalismo che tante volte si percepisce oltre gli auguri, i discorsi, le belle parole.
Come posso dire grazie a tutte le persone che hanno partecipato, organizzato, lavorato? Evito di fare l’elenco ma davvero un grazie di cuore grande grande.
Don Carlo