Anno Pastorale 2024/2025: bentrovati!

Partiamo subito con un’importante novità!

Nuovo orario celebrazioni eucaristiche domenicali!

 

Ed eccoci con tanta gioia ed entusiasmo, pronti a cominciare un nuovo anno pastorale! Bentrovati con la nostra pubblicazione del «Foglio Incontri»!

Entriamo subito nel vivo di una importante novità che riguarda l’orario delle celebrazioni eucaristiche domenicali a partire da fine settembre (fino alla settimana di festa in onore della Madonna, l’orario delle Messe rimane quello estivo).

Praticamente, anziché avere due «Messe principali» – ossia le 10.30 a I Passi e le 11.30 a S. Pio X – avremo un’unica «Messa principale». Diamo subito il prospetto e poi la spiegazione:

 

ORARIO CELEBRAZIONI EUCARISTICHE DOMENICALI E FESTIVE

da Domenica 29 Settembre 2024:

  • Ore 8.30: S. Stefano e.m. a Porta a Lucca
  • Ore 10.oo: S. Pio X in Gagno
  • Ore 11.00: Immacolata a I Passi
  • Ore 18.00: S. Stefano e.m. a Porta a Lucca

 

Perché questa «fusione» delle due «Messe principali»? Perchè da tempo si sentiva la necessità di essere un’unica comunità che si raduna per celebrare la domenica! Perché è bello condividere tutti insieme la stessa mensa della Parola e dell’Eucaristia! Perchè è bello godere del coro dell’Unità Pastorale che anima le celebrazioni! Perchè è bello avere un unico gruppo di chierichetti! Perché ormai i tempi sono maturi per superare anche nelle celebrazioni certi campanilismi! Perché è importante per le famiglie non separarsi a Messa tra figli che sono più piccoli e quindi vanno a I Passi e figli che sono più grandi e vanno a Messa a S. Pio X! Perché è bello vedere la comunità che si raduna dai bambini, ai ragazzi, alle famiglie, agli adulti, agli anziani! Perché è bello godere della pienezza della festa e della gioia dell’Eucaristia!

E perché proprio a I Passi la «Messa principale»? Beh… per ovvie ragioni di spazi!

Lo sappiamo: non tutti saranno contenti! Del resto tutti avremmo piacere di avere «la Messa sottocasa»! Ma, pensiamoci un attimo: è proprio questo il vivere la domenica? È «assolvere ad un precetto» cercando il modo più comodo possibile? No! Vivere la domenica è essere comunità che si raduna, è essere tutti insieme, è sentirsi un unico corpo perché siamo un unico corpo!

I cambiamenti destabilizzano sempre un po’. Eppure, ci abbiamo pensato, ci abbiamo pregato, ci siamo confrontati più volte con il Consiglio di Unità Pastorale, con i catechisti e con diverse persone e, alla fine, prendiamo serenamente e in modo condiviso questa decisione dell’«unica Messa principale».

Partiamo intanto così e poi, cammin facendo, se ci saranno aggiustamenti da fare si faranno, sempre insieme e sempre in modo condiviso, con un’importante consapevolezza, ossia che al centro di ogni decisione ci deve essere il «noi» e non l’«io»!

Ed ora qualche parola anche sulle motivazioni dei luoghi e degli orari. Sui luoghi avremo una Messa in ognuna delle nostre Chiese Parrocchiali. Sugli orari del mattino: è importante una Messa presto che è quella delle 8.30 in S. Stefano. Poi: alle 10.00 ci sarà la Messa a S. Pio X (senza animazione dei gruppi di catechismo), offrendo così la possibilità di una celebrazione a metà mattinata. E, infine, la «Messa principale» alle 11.00 a I Passi. E perchè questo orario? confrontandoci con diverse persone, con i/le catechisti/e e con il Consiglio Pastorale, abbiamo pensato che fosse opportuno stare sulla «mediana»: tra le 10.30 e le 11.30 ci sono le 11.00! Questo consente di non celebrare la «Messa principale» troppo presto (i giovani dormono la domenica!), ma neanche troppo tardi (pensando alle esigenze delle famiglie).

Come già abbiamo detto, sappiamo bene che ogni cambiamento genera qualche malumore, dissesto o disorientamento! Ma sappiamo anche che la nostra comunità è pronta per un passaggio di questo tipo: lo vediamo veramente come un ulteriore «momento generativo» e vogliamo usare l’immagine del bambino che nasce. Quando in famiglia c’è un «nuovo arrivo» c’è la gioia e c’è la festa, ma c’è anche da rivedere tutti gli orari e le abitudini! Ecco: pensiamo che questo passaggio sia un ulteriore «processo generativo» come tanti già vissuti; sempre, all’inizio ci hanno spaventato ma, ripensandoci, non ci abbiamo mai rimesso!

don Federico e don Carlo