Con i ragazzi del gruppo Emmaus abbiamo ripensato al viaggio di due giorni a Bolsena e Orvieto del 13 e 14 aprile.
A Bolsena ci è stata raccontata la storia della vita difficile di Santa Cristina, una bambina morta molto giovane, perché ha scelto di essere cristiana, e abbiamo visto la tomba, conservata nelle catacombe. La guida ci ha poi parlato del “miracolo Eucaristico” e abbiamo visto il “corporale” macchiato del sangue uscito dall’ostia consacrata nelle mani di un sacerdote incredulo.
La messa di domenica celebrata da Don Carlo solo per il nostro gruppo, nella cappella del meraviglioso Duomo di Orvieto, ed è stata molto bella; ed emozionante è stato ritrovare nelle pagine del Vangelo proprio l’episodio dei discepoli di Emmaus.
È stato molto strano anche girare nelle grotte sotto la città e scendere molto in profondità nel Pozzo di San Patrizio con due scalinate ellittiche, una che scendeva e una che saliva.
Ecco alcuni pensieri dei bambini che ci ricordano questa bella esperienza:
- Ho visto il Duomo di Orvieto ed è bellissimo e grande e poi mi ha colpito molto anche la chiesa di Bolsena (Manuel).
- Questa gita mi è piaciuta, perché mi è piaciuto stare in compagnia con tutti e mi sono fatta nuovi amici e mi è piaciuta molto Orvieto sotterranea (Emma).
- La condivisione e il divertimento non sono mancati in questa gita e le cose che abbiamo visto erano stupende (Elena).
- Siamo stati molto contenti di essere stati in gita. Abbiamo visto posti nuovi, ma soprattutto siamo stati insieme agli altri bimbi e in compagnia, cenando tutti insieme. Siamo stati colpiti dalla visita di Orvieto sotterranea, in special modo dalla “stanza dei piccioni”. Secondo noi, il comportamento del sacerdote cecoslovacco è paragonabile all’incredulità di San Tommaso dopo la resurrezione di Gesù. Ci è piaciuto molto anche il viaggio in autobus perché abbiamo conosciuto meglio anche bimbi di altri gruppi (Giulio e Silvia).
Due giornate spensierate, soleggiate e ricche di scoperte, in cui non è mancato il divertimento, ma anche la preghiera, la riflessione e il confronto con le famiglie.
I ragazzi e i catechisti del gruppo Emmaus