Il servizio del doposcuola

Tutto è iniziato per caso.

Stavo leggendo, come ormai faccio da diversi anni, il «Foglio Incontri» dell’Unità Pastorale.

Tra i vari “articoli” ha attirato la mia attenzione un piccolo riquadro in cui veniva richiesta la disponibilità come volontario per il servizio al doposcuola.

Ed è così che, da circa quattro anni, faccio parte di un gruppo di volontari che ogni sabato, da ottobre a maggio, si dedica ad aiutare bambini e ragazzi a fare i compiti. È un’attività che coinvolge alunni delle scuole elementari, medie, superiori e alcuni universitari.

Offrire un sostegno concreto nello studio non è il nostro solo obiettivo. Cerchiamo di creare con ciascun bambino/ragazzo un rapporto di fiducia e di ascolto affinché senta che, oltre all’aiuto nei compiti, c’è qualcuno disposto ad aiutarlo, sostenerlo, accoglierlo.

Personalmente questa esperienza mi ha insegnato molto. Ogni bambino, con la sua storia, con il suo modo di essere, mi lascia qualcosa: un sorriso, una lezione di pazienza e di umiltà.

Alla fine di ogni sabato torno a casa con la sensazione di aver fatto qualcosa di utile ma anche di aver ricevuto molto di più di quanto ho dato.

Questo servizio non è solo un impegno ma un percorso di crescita personale e comunitaria, un modo per costruire ponti fra culture diverse per educarci alla solidarietà, all’ascolto e al rispetto reciproco.

 Mariarita Gambini