Celebrazione Eucaristica per il Babbo di Don Federico

Domenica Pasqua di Resurrezione, alle ore 15.30, nella Chiesa di S. Giuseppe a Pontedera, l’Arcivescovo ha presieduto le esequie del babbo di don Federico. A causa del divieto di circolazione non abbiamo potuto essere fisicamente presenti alla celebrazione. Per questo

GIOVEDI 29 APRILE alle ore 18.00

nella Chiesa di S. Pio X avrà luogo la

CELEBRAZIONE EUCARISTICA

in suffragio di Mario.

Pubblichiamo qui il discorso di ringraziamento che don Federico ha fatto al termine dei funerali del suo babbo:

«Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia» (Lc 2,7).

Può sembrare strano, nel giorno di Pasqua, riprendere un passo della Scrittura del tempo di Natale, eppure questo versetto è risuonato più volte in me durante la malattia di babbo, specialmente negli ultimi tempi, quando ormai era chiaro l’avvicinarsi della sua Pasqua. Del resto, nel passo del Vangelo di Luca, troviamo un impressionante intreccio tra Natale e Resurrezione di Cristo: le bende del neonato richiamano già quelle del sudario, il legno della mangiatoia richiama già quello della Croce. Si! Siamo di fronte ad un’esperienza di contagio, questa volta, però, di contagio della Vita, quella del Risorto! Cristo è risorto e noi, per mezzo del Battesimo, siamo diventati corpo di Cristo: il germe della vita con la «V» maiuscola è già in noi e, con la nostra morte, questo germe inizia a fiorire come il chicco di grano del quale Gesù ci parla nel Vangelo.

Il gesto di Maria che avvolge in fasce il Figlio mi ha sempre fatto pensare alle mani premurose che hanno avvolto e accudito babbo durante la sua malattia: quelle della sua famiglia e, in particolare, quelle di mamma. Quelle dei medici che con immensa competenza e umanità si sono presi cura di babbo: la Dott.ssa Francesca Salani, il Dott. Lorenzo Fornaro, il Prof. Alfredo Falcone, suoi oncologi.

Insieme con loro – a nome di tutta la mia famiglia – desidero ringraziare i medici Giuseppe Meucci, Piero Buccianti, Piero Vincenzo Lippolis, Dario Tartaglia, Emanuele Marciano, Laura Crocetti, Alessio Lambardi e tutti gli infermieri e gli operatori sanitari che hanno assistito babbo. E nell’equipe dell’ospedale desidero ringraziare anche don Luca Casarosa e tutta la cappellania ospedaliera.

Un grazie a tutti gli amici, ai colleghi di babbo alla Piaggio, a don Giorgio e alla comunità di S. Giuseppe e, permettetemi, grazie anche alla comunità di «S. Stefano – Immacolata – S. Pio X» e in particolare don Carlo che ha voluto che vivessi la Settimana Santa insieme a babbo.

Eccellenza, il grazie mio personale e di tutta la mia famiglia a lei per aver voluto presiedere le esequie di babbo!

Babbo, e adesso grazie a te: grazie per averci dato l’esempio di una vita interamente donata agli altri, grazie per la grinta e al tempo stesso la mitezza con cui hai affrontato la malattia, grazie per l’esempio della tua fede umile e forte!

Grazie babbo per tutto quello che sei e che continuerai ad essere per tutti noi!