All’alba del terzo millennio: quale dialogo tra le religioni?

Incontro con don Severino Dianich sul Diritto alla Libertà Religiosa

In questo scorcio di “inizio millennio” viviamo un tempo ricco di eventi e di stimoli che suscitano, nelle persone e nella società, una estrema varietà di reazioni emotive, di tentativi di analisi, di comportamenti concreti.

C’è  talora il rischio di produrre risposte non ponderate, immediate, quasi a corto circuito, a fronte di fenomeni complessi e a realtà che richiedono di essere conosciute, approfondite e valutate con approcci, tempi e metodologie di ampio respiro.

Non sfugge a queste considerazioni il tema “planetario” del confronto fra le diverse religioni.

Quante notizie relative a incomprensioni, a scontri, a lotte, a intolleranze, a persecuzioni, che rischiano di avere un effetto moltiplicatore e di produrre una mentalità e una prassi che rinnova incomprensioni, scontri, lotte, intolleranze, persecuzioni, secondo la logica di “occhio per occhio…”!

Ma è anche vero che la mente e il cuore si aprono alla speranza se l’orizzonte del nostro sguardo si allarga, e consideriamo ad esempio le notizie che in questi giorni rimbalzano sui media e sui social relativi all’incontro di Assisi (18-20 settembre 2016) con la preghiera interreligiosa per la pace, dal titolo: “Sete di pace: religioni e culture in dialogo”.

Significative sono le parole dell’Arcivescovo Gualtiero Bassetti: “La necessità del dialogo tra le religioni, elemento fondamentale per la risoluzione dei conflitti”; come pure l’intervento di Bartolomeo I, Patriarca di Costantinopoli: “Il dialogo necessita di equilibrio. Non sopraffà, ma soprattutto non priva gli interlocutori della loro propria natura. Esso è conoscenza reciproca; è interconnessione”. E piena di speranza è la conclusione di Papa Francesco: «Il nostro futuro è vivere insieme. Per questo siamo chiamati a liberarci dai pesanti fardelli della diffidenza, dei fondamentalismi e dell’odio. I credenti siano artigiani di pace nell’invocazione a Dio e nell’azione per l’uomo!”

Con l’intento di favorire una riflessione sul dialogo fra le religioni, abbiamo invitato per un primo momento di incontro don Severino Dianich, che introdurrà il tema: “Il Diritto alla Libertà Religiosa – Dalla Carta dei Diritti dell’Uomo alla Dichiarazione del Concilio Vaticano II”.

Don Severino, teologo, Vicario Episcopale per la Pastorale della Cultura e dell’Università nella Diocesi di Pisa, potrà guidarci in un percorso che coinvolge da un lato l’ambito dei diritti civili, dall’altro trova una sua importante definizione nella Dichiarazione sulla Libertà Religiosa “Dignitatis Humanae” del Concilio Ecumenico Vaticano 2°.

È ormai una constatazione di ogni giorno: le nostre città, i nostri paesi sono un ricco mosaico di persone di provenienza diversa, dal punto di vista geografico, razziale, culturale; si trovano varietà di lingue e di costumi, e molto spesso fedi e religioni diverse. È un dato di fatto, che può urtare il nostro sentire “provinciale”, creare sconcerto, disorientamento, disappunto… ma è comunque il punto di partenza per cercare di aprire un confronto.

Confronto che ha un prerequisito: la conoscenza, prima di tutto di noi stessi, della nostra storia personale e civile, delle ragioni della nostra fede, delle basi della nostra religione. E subito dopo la conoscenza degli altri, della loro storia, della loro fede, della loro religione. Solo così potrà aprirsi un dialogo e una cooperazione.

Ben venga quindi la presenza, la testimonianza, la lezione di don Severino, che potrà offrire una traccia per orientarci in questo cammino.

L’appuntamento è per venerdì 7 Ottobre alle ore 21.15 nel Salone Parrocchiale, Via S.Stefano, 2.

Giuseppe Meucci