Il nostro doposcuola

Yammin, Rian, Nobonil, Mahin, Wissan, questo è parte dell’appello della Libera Scuola, il doposcuola della nostra Unità Pastorale, nato da un’iniziativa della San Vincenzo. Come potete notare la nostra classe è orgogliosamente multietnica al punto che quando sono arrivati un Gabriele ed un Gianluca eravamo tentati di chiamarli con un nome arabo.

Da circa una settimana si sono concluse le lezioni per ragazzi in età scolare. Per la prima volta si sono svolte presso i locali della chiesa di San Pio X, in Gagno con inizio da Ottobre ed una interruzione forzata per il virus da Gennaio ad Aprile. C’è stato un numero variabile tra le dieci e quindici presenze per lo più delle scuole elementari ma non ci siamo tirati indietro con una ragazza del Liceo Scientifico che ha chiesto ripetizioni impegnative di matematica, fisica e informatica. Perché questa è un po’ il nostro credo: non ci tiriamo mai indietro, in un modo o nell’altro facciamo e fino ad ora nessuno si è lamentato anzi il passaparola ha fatto sempre aumentare le presenze.

Tutti i sabati dalle 15.00 alle 17.00 ci troviamo, siamo circa una decina, seguiamo i ragazzi per lo più con i compiti da casa. Siamo quasi tutti docenti dilettanti, dove il termine dilettanti va inteso con una doppia accezione: lo facciamo per diletto e non lo facciamo per professione.

Ad Ottobre riprenderemo più carichi che mai, consapevoli del compito e della responsabilità ma lo faremo con tranquillità e leggerezza.

Sono Nicola Iannaccone, il coordinatore della banda, per tutti sono “il preside” ma negli altri giorni non faccio il preside.