Lavori in corso: la Chiesa de I Passi

I Passi

 

La scorsa settimana abbiamo parlato dei lavori fatti nelle varie chiese e strutture di S. Stefano mentre abbiamo rimandato di parlare di quanto è stato fatto e, soprattutto, di quanto deve essere fatto, nella chiesa de I Passi.

Vale, anche in questo caso, quanto premesso la scorsa settimana: è giusto e doveroso che tutti siano a conoscenza sia della condizione delle strutture che della situazione delle finanze.

 

La situazione della struttura

Quando si parla della chiesa de I Passi per prima cosa è necessario tener conto delle dimensioni, perciò qualsiasi intervento va pensato in proporzione a queste.

Non dimentichiamo inoltre la particolarità della struttura per cui tanti difetti di progetto e di costruzione non si possono certo eliminare.

Malgrado questa situazione sono stati fatti tanti interventi che hanno portato ad un migliore utilizzo della struttura:

  • Costruzione del bagno
  • Installazione di tre caldaie per un minimo di riscaldamento
  • Tamponamento di alcune aperture per limitare la dispersione del calore
  • Nuove lampade a Led per una migliore illuminazione
  • Manutenzione delle piante e dei prati che ha permesso non solo lo svolgimento dei campi solari dei ragazzi, ma anche la possibilità dell’utilizzo continuo da parte di tutti.

Parte di questi lavori sono stati fatti dai volontari, a loro va il ringraziamento di tutta la comunità. Un ringraziamento non solo per il lavoro ma anche per la presenza continua che permette di trovare sempre la porta aperta e tutto pronto per qualsiasi incontro o celebrazione.

 

La situazione finanziaria

I lavori su accennati hanno avuto un costo non indifferente:

  • impianto del riscaldamento, anche se sottodimensionato per la struttura: € 801,80
  • bagni: € 11.803,50
  • nuova illuminazione: € 3.962,99
  • allacciamento fognatura + elettrico + lavori di sterro €741,76
  • Oltre a questi sono da considerare i costi per rilievi, progettazione, accatastamento: € 989,82

Non sono considerate in questo prospetto i costi per le normali utenze: luce, gas, ecc…

Le risorse della comunità, dato il numero degli abitanti, circa 800, sono estremamente limitate e quindi è stato necessario ricorrere al prestito bancario. Abbiamo acceso un muto di 30.000 euro, da riscattare in dieci anni. Per il momento siamo riusciti a pagare le rate, grazie anche alla presenza di tante persone di S. Stefano che partecipano alla S. Messa delle 10.30.

In cassa ci rimangono poco più di 3.000 euro, quindi qualche altra rata siamo in grado di pagarla;  ci auguriamo, con la collaborazione di tutti, di riuscire a saldare tutto il debito.

 

Quanto rimane da fare

Quanto detto finora sembra presentare una situazione di moderata stabilità ma è solo illusione perché tutti sappiamo bene che la struttura presenta lacune e difetti di ben altro livello:

  • in primo luogo la copertura che, malgrado i numerosi interventi di impermeabilizzazione, è sempre più rovinata dalle infiltrazioni meteoriche. Tutti i tentativi fatti per rimediare a questi difetti sono falliti, indispensabile una copertura totale della chiesa,
  • I vari lucernari, ormai completamente corrosi dalla ruggine, da ricostruire completamente,
  • numerosi distacchi e rigonfiamenti del calcestruzzo sulle pareti esterne, tutti da riprendere,
  • all’interno i numerosi segni delle infiltrazioni non sono certo un bello spettacolo, tutti da riprendere.
  • Apertura di nuove porte indispensabili per la sicurezza, e di finestre per una migliore circolazione dell’aria.

Ovviamente a tutti questi lavori bisogna aggiungere i costi di progettazione e delle impalcature, sia interne che esterne.

Costo preventivato: un primo progetto di massima prevede una spesa di oltre 700.000 euro, ma sappiamo che in questi grandi lavori i costi lievitano sempre in corso d’opera.

Dove reperirli? Già per due anni abbiamo presentato la richiesta di finanziamento alla C.E.I. (Conferenza Episcopale Italiana), ma abbiamo trovato difficoltà perché il finanziamento viene calcolato in base al numero degli abitanti della parrocchia. Stiamo cercando la strada per far considerare la chiesa come “Chiesa dell’Unità Pastorale”, cioè come chiesa necessaria per le celebrazioni comuni de I Passi, di S. Stefano e di S. Pio X. Finché non verrà accettata questa richiesta siamo costretti a rimandare qualsiasi intervento.