In cammino con Maria!

Lunedì scorso abbiamo vissuto il primo dei nostri tre appuntamenti su Zoom con la giornalista vaticanista Vania De Luca. È stato un incontro intenso e brillante, carico di tanti spunti ed esperienze (la Dott.ssa De Luca fa spesso parte della squadra degli addetti stampa che intervista Papa Francesco a bordo dell’aereo durante i viaggi ufficiali).

La Chiesa sta molto riflettendo sulla missione della donna e questo – come ci ricordava Vania De Luca – è già un «campanello d’allarme»: segno, infatti, che la questione non è affatto scontata e che è necessario discutere del tema.

Il Papa più volte ha incoraggiato questa riflessione. Nell’incontro di giovedì scorso siamo partiti proprio dalle parole pronunciate dal Pontefice al termine dell’Angelus dell’11 Ottobre 2020: «Vorrei ricordare l’intenzione di preghiera che ho proposto per questo mese di ottobre, che dice così: “Preghiamo perché i fedeli laici, specialmente le donne, partecipino maggiormente nelle istituzioni di responsabilità della Chiesa”. Perché nessuno di noi è stato battezzato prete né vescovo: siamo stati tutti battezzati come laici e laiche. I laici sono protagonisti della Chiesa. Oggi c’è bisogno di allargare gli spazi di una presenza femminile più incisiva nella Chiesa, e di una presenza laica, si intende, ma sottolineando l’aspetto femminile, perché in genere le donne vengono messe da parte. Dobbiamo promuovere l’integrazione delle donne nei luoghi in cui si prendono le decisioni importanti. Preghiamo affinché, in virtù del battesimo, i fedeli laici, specialmente le donne, partecipino maggiormente nelle istituzioni di responsabilità nella Chiesa, senza cadere nei clericalismi che annullano il carisma laicale e rovinano anche il volto della Santa Madre Chiesa».

Il nostro compito – come Unità Pastorale – è quello di riflettere su questo tema, ma anche, in comunione con tutta la Chiesa, riconoscere e valorizzare il carisma femminile. Non si tratta – come ci ricordava Vania De Luca – di stabilire «quote rosa», quando piuttosto di fa emergere la ricchezza di una diversità di cui non possiamo fare a meno, sia nella Chiesa che nella società civile.

Vogliamo vivere questo mese di Maggio con quella che è l’icona della presenza femminile nella comunità dei discepoli di Gesù: Maria, Madre di Dio e Madre della Chiesa. A lei ci rivolgeremo con la preghiera del Rosario, da lunedì 17 a venerdì 21 maggio, secondo il calendario riportato anche sul «Foglio Incontri».

La devozione a Maria non è un «di più» della fede cristiana, bensì è componente essenziale. Maria è donna, Maria è sposa, Maria è madre, Maria è discepola, Maria è colei che porta Gesù al mondo e nel mondo. Il cristiano trova dunque nella Madonna un’intercessione sicura e un esempio per vivere il Vangelo. Maria non è una dea, ma è una creatura come noi: la sua vita non deve farci pensare a qualcosa di irraggiungibile, bensì piuttosto siamo chiamati a pensare – come del resto per tutti i santi – che se ce l’ha fatta lei, allora possiamo farcela anche noi a vivere con coerenza il Vangelo.

A Lourdes, nella grande basilica del Rosario, si trova un mosaico con l’iscrizione «per Maria a Gesù». È così che vogliamo vivere questo mese di Maggio e tutto il nostro cammino di vita: vogliamo chiedere alla Madonna di prenderci per mano e di aiutarci ad essere discepoli del Signore nella vita di ogni giorno.

Insieme alla preghiera, ricordiamo a tutti anche i prossimi due incontri su Zoom:

quello di lunedì 10 aprile, alle ore 21.00,
con il Prof. Loni, entomologo dell’Università di Pisa
e appartenente al «Movimento Mondiale Cattolico per il Clima»

e quello di lunedì 24 maggio, sempre alle ore 21.00,
su tema del lavoro con un’intervista a tre testimoni:
Bernardo Mascellani, Tommaso Giuntini e Alba Badalassi.

Non mancano spunti e provocazioni da accogliere! Non lasciamoci sfuggire l’occasione di vivere bene questo mese di Maggio, in cammino con Maria!

Don Carlo e Don Federico