Unità Pastorale

Lavori in corso: traguardi e ripartenze

Lunedì 30 Giugno, terminati i lavori di ristrutturazione dell’ingresso e dei bagni della mensa, siamo giunti finalmente al momento dell’inaugurazione. Tutto a posto, tutto fatto a regola d’arte e anche molto bello. Traguardo raggiunto.

Bello poter dire che abbiamo raggiunto un traguardo, ma sappiamo benissimo che questa era solo una prima tappa. È sopraggiunta l’estate, poi le ferie, quasi ci siamo dimenticati di tutto il rimanente lavoro.

Adesso è il momento di ripartire.

Attenzione: ci sono diversi interventi che ci aspettano, non solo la mensa!

Merita fare memoria di quanto era stato annunciato in varie occasioni per avere un quadro chiaro della situazione. Vediamoli con ordine.

Tanti ricorderanno il dubbio rimasto: vendere o affittare? Dubbio risolto: abbiamo deciso di affittare.

Motivazione della scelta: i locali oramai avevano solo la funzione di magazzino, quasi mai venivano utilizzati per attività pastorali, altri li utilizzavano (cori, danza, ginnastica, teatro, musicoterapia, ecc…).

Con l’affitto rimane la proprietà alla parrocchia e nello stesso tempo produce un reddito da utilizzare per altri interventi.

Concretamente: tutto il piano superiore verrà preso da uno studio di geometri e architetti mentre il salone del piano terra sarà occupato da docenti universitari che dirigono una rivista.

Ovviamente saranno necessari piccoli interventi per adattare la struttura alle necessità di quanti la occuperanno: verrà tamponata la porta di comunicazione con i locali della sacrestia, verranno rimessi in funzione i bagni, modificati gli accessi e installato un nuovo impianto di riscaldamento/condizionamento. E di questo non possiamo non ringraziare gli affittuari che si assumono il carico di queste spese.

Già da tempo era stato deciso di vendere e la motivazione è simile a quella dell’asilo: da anni quasi più nessuno della parrocchia la utilizzava, neppure quando era stato liberato tutto il piano terra.

L’intero complesso, immobili e terreni, verrà acquistato dalle famiglie che già lo occupano. In questi giorni stiamo per firmare il preliminare di vendita ed entro la fine dell’anno dovrebbe essere tutto finito.

Tante le cose da fare e quindi il discorso è molto più complesso e articolato.

Come già detto abbiamo ristrutturato l’ingresso e i bagni della mensa, adesso dobbiamo ripartire e fare tutto il resto. Tra poco verrà riaperto il cantiere che interesserà tutto quanto il salone e, in parte, anche le stanze al piano terra della canonica; per capirci meglio, i nostri uffici e quelle dove venivano fatte le riunioni e il catechismo dei bambini.

Vediamo nel dettaglio questi lavori.

Si era parlato di lavori divisi in lotto A, lotto B ecc… da farsi in tempi diversi. Mettiamo da parte questa divisione perché ci sono delle novità sul programma dei lavori, novità importanti.

L’arcivescovo, vedendo la nostra intenzione di rinnovare completamente il servizio mensa e di destinare parte del salone a locale dove vorremmo accogliere gli ospiti per la cena, ci ha invitati a rendere disponibile la struttura anche per il pranzo. Da parte sua, la stessa diocesi si è impegnata a fare la sua parte anche economicamente.

Questa novità non solo ci incoraggia ma ci impegna ad accelerare quanto più possibile i tempi di realizzazione.

Presto vedremo disfare tutto il pavimento e demolire il palco.

Vedremo portar via tante macerie e anche tanta terra perché verrà fatto lo sbancamento del terreno per poi mettere del materiale che impedisca la risalita dell’umidità. Alla fine il nuovo pavimento sarà circa 20 centimetri più alto dell’attuale. Anche la parte del sottopalco, attualmente più bassa di circa 80 centimetri e dove sono le pompe per mandare fuori l’acqua, dovrà essere fatta completamente nuova.

Il salone cambierà aspetto: dove sono le due ali del vecchio cinema verrà costruito un solaio; sopra verranno fatte altre stanze per il catechismo, sotto sarà la parte adibita a mensa. Per separare la parte mensa dalla parte salone verrà posta una parete mobile che, in caso di necessità, es. eventi straordinari, potrà essere aperta per riavere il salone intero.

Terminati questi lavori vedremo arrivare maestranze di altro tipo, che già stiamo contattando. Sarà il momento della ricostruzione dell’impianto elettrico, dell’installazione di un nuovo impianto di riscaldamento e della nuova cucina, che non sarà più nel prefabbricato esterno ma nel locale dove finora mangiavano gli ospiti.

Per il momento sospendiamo la descrizione, la riprenderemo sul nostro Foglio, e qui sul sito, parlando ancora degli impianti, di altri interventi da fare all’esterno e soprattutto di come vorremo utilizzare al meglio le nostre strutture.

Don Federico e Don Carlo