Bioetica: il percorso della comunità non finisce qui

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Nei mercoledì di novembre abbiamo fatto un pezzo di strada, insieme, nel mondo della Bioetica.

Abbiamo avuto modo di entrare dentro i temi relativi all’inizio vita, alla procreazione, al nuovo individuo che nasce, alla procreazione medicalmente assistita. L’invito che ci siamo fatti era quello di spengere per una sera la TV e di metterci in ricerca, ascoltando, ponendo domande, mettendo a fuoco i problemi che emergono quando sono in gioco realtà così complesse e caratterizzate da un forte coinvolgimento di valori e di principi morali. Chi ha risposto all’invito (una media di 60 – 70 persone per i tre incontri in cui si è articolato il percorso) ha espresso un sostanziale gradimento per l’iniziativa: l’85 % dei partecipanti ha giudicato i temi affrontati interessanti/di rilevante attualità.

I contributi sono stati vari, non solo per il tema e per la competenza specifica degli oratori, ma anche per le loro peculiari modalità di presentazione a partire dalla prima serata, in cui il Prof. Ludovico Galleni, Biologo e Ricercatore, ci ha guidato alla scoperta dei meccanismi che regolano in natura la riproduzione e lo sviluppo del nuovo individuo, fino al terzo incontro in cui il Dott. Vito Cela, Responsabile del Centro per l’Endometriosi del Dipartimento di Ginecologia e Ostetricia di Pisa, ha passato in rassegna l’insieme di metodiche che si sono sviluppate nel campo della procreazione medicalmente assistita, con la casistica e i problemi emergenti dal punto di vista etico. Per cause di forza maggiore non si è avuta al terzo incontro la prevista partecipazione del Prof. Angiolo Gadducci, che contiamo di poter “ospitare” prossimamente.
La seconda serata ha visto il contributo di Don Luca Volpi, Parroco di San Giovanni al Gatano e Docente di Teologia Morale, che ha collocato il tema nel contesto dei valori che fondano l’uomo e la sua coscienza, nel confronto fra ragione e fede.

Nel complesso, le presentazioni hanno richiesto a tutti, giovani e meno giovani, un ascolto attento; in alcuni casi sono risultate impegnative e anche difficili. A giudizio di molti sono emersi comunque, dalle esposizioni e dal dibattito che ne è seguito, spunti di interesse per orientare un approfondimento e una valutazione delle esperienze che ciascuno si trova ad affrontare nel quotidiano.

E ora? Come ci siamo detti, il nostro viaggio nel mondo della Bioetica non si ferma qui. Prima di tutto perché il materiale offerto alla riflessione potrà essere oggetto di un approfondimento personale, o nell’ambito dei gruppi in cui siamo inseriti (giovanissimi, giovani, catechisti, giovani coppie..). In secondo luogo perché come comunità, convinti come siamo dell’importanza di un confronto comune e avendo avuto in queste sere la conferma di un diffuso interesse, ci sentiamo stimolati a pensare al proseguimento di un percorso, che possa magari toccare altri aspetti “caldi” in questo campo.
A specifica domanda sugli argomenti da affrontare in eventuali futuri incontri i partecipanti hanno indicato, tra gli altri: eutanasia, fine vita, accanimento terapeutico, OGM, manipolazione genetica, cellule staminali, aborto, omosessualità.

Non c’è ancora un programma definito in questo senso. Ci sembrava tuttavia importante fare, a caldo, il punto a cui siamo arrivati, per darci un appuntamento, in prospettiva, per il viaggio che continua. Nella consapevolezza che suggerimenti, indicazioni e richieste specifiche potranno contribuire a ritagliare meglio la struttura degli incontri e delle iniziative che vorremo intraprendere.

In un cammino di fedeltà al Vangelo della vita e al rispetto della vita come dono di Dio (cfr. il discorso di Papa Francesco della settimana scorsa, in occasione dell’incontro con i medici cattolici).

 


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