«Avevo fame e mi avete dato da mangiare» (Mt 25,35)

Pisa, 27 Agosto 2018

Carissimi tutti,

bentrovati! Solitamente la prima pagina di ogni nuovo Anno Pastorale è occupata da un saluto che apre alla Festa della Madonna. Quest’anno, però, ci è parso più opportuno iniziare diversamente.

Gli ultimi giorni di Agosto, infatti, hanno visto il presentarsi di due questioni: la prima riguarda il botta-riposta tra l’On. Ziello e don Emanuele Morelli, direttore della Caritas, sostenuto e appoggiato dal nostro Arcivescovo. Per Ziello è un problema il fatto che alcuni preti pisani elargiscano offerte economiche ai rom, anziché aiutare centinaia di famiglie pisane. Don Emanuele e l’Arcivescovo hanno prontamente ringraziato i preti pisani perché cercano di stare accanto a chi fa più fatica, senza alcun tipo di distinzione, consapevoli che l’opzione per i poveri – indipendentemente dalla loro provenienza – è ciò che il Vangelo ci chiede (fonte: quinewspisa.it del 18 Agosto).

La seconda questione ci riguarda ancora più da vicino: l’assessore Gambaccini si è lamentata del fatto che dal mese di Giugno le mense della Caritas distribuiscono esclusivamente panini senza curarsi di esigenze di diete da parte di coloro che usufruiscono del servizio (fonte: pisatoday del 24 Agosto). Anche qui la replica di don Emanuele non si è fatta attendere: il direttore della Caritas ha fatto presente che la scelta del panino è dovuta alla difficoltà di reperire volontari nelle mense durante i periodi estivi e che, dato che in città non esistono altri servizi di questo tipo, si è scelto di offrire comunque qualcosa anziché il niente (fonte: pisatoday del 25 Agosto). Gambaccini ha assicurato – rispondendo a sua volta a don Emanuele – che si impegnerà per una maggiore assistenza (fonte: pisatoday del 26 Agosto). Ci auguriamo, così, che la prossima estate la situazione possa essere diversa.

A questo punto, però, ci pare opportuno esprimere il nostro ringraziamento all’Arcivescovo Mons. Giovanni Paolo Benotto e a don Emanuele per non aver taciuto e aver prontamente replicato. Da parte nostra, ossia don Carlo, don Federico e il Consiglio Pastorale, vogliamo ricordare che da decenni l’impegno della mensa di Santo Stefano e.m. di Pisa è quella di accogliere tutti, senza distinzione alcuna. Ogni giorno – da Ottobre a Maggio – ospitiamo circa 30 persone a cena. A chi bussa alla nostra porta offriamo un pasto caldo e, ancor di più, ci impegniamo – in stretta collaborazione con la Caritas Diocesana – ad ascoltare queste persone, a capire la radice dei loro problemi, ad accompagnarle. Da non dimenticare che, oltre a questo servizio, nella nostra parrocchia la S. Vincenzo viene incontro alle necessità di oltre quaranta famiglie.

Ciò che ci spinge non è altro che il riconoscere, secondo l’insegnamento del Vangelo, il volto di Cristo in quello del povero. Il brano di Mt 25, lapidario ed eloquente, ci dice: «avevo fame e mi avete dato mangiare». Tra l’«avevo fame» e il «mi avete dato da mangiare» non c’è «mi avete chiesto la carta d’identità». La nostra parrocchia, così come la nostra Mensa, cerca di aiutare chiunque abbia bisogno, siano essi italiani, rom, africani, etc… È vero: non riusciamo ad assicurare il servizio durante il periodo estivo, semplicemente perché è difficile reperire volontari: come don Emanuele, però, ha già scritto, la Caritas cerca di supplire sempre e comunque. L’invito, allora, è quello di entrare a far parte della già numerosa schiera di volontari (che ringraziamo ancora una volta): anziani, adulti, uomini, donne, lavoratori, professionisti, pensionati, studenti universitari, giovani, che cercano ogni giorno di mettersi al servizio degli altri. Nessuno di noi è perfetto, tutti siamo peccatori, tutti sbagliamo, tutti manchiamo. Tutti noi, però, ci impegniamo!

È vero! Quest’anno non abbiamo aperto con una prima pagina sulla Festa della Madonna; ma pensiamo che sia stato necessario esprimere anche il nostro punto di vista. Anzi, riteniamo di dover addirittura ringraziare perché le polemiche di questo caldo Agosto ci permettono di ripartire non perché guidati dalla routine, ma perché nuovamente rinnovati nell’entusiasmo e nella gioia del servizio.

Come ha ricordato l’Arcivescovo, dobbiamo vigilare su linguaggi pericolosi che alimentano l’odio. A noi la diatriba politica non interessa e se qualcuno vuol darci una mano è sempre ben accetta (fonte: La Nazione del 26 Agosto).

Buon inizio di Anno Pastorale a tutti!

Don Carlo, Don Federico e il Consiglio Pastorale