Celebrazione del Sacramento dell’Unzione

Olio dei malati, Unzione degli infermi,  estrema unzione… quale il nome giusto? e prima del nome, quale il vero significato di questo sacramento?

Il problema del dolore e della malattia è sempre stato uno dei più angosciosi per l’umanità. I cristiani vivono il problema nella stessa maniera degli altri ma sanno che Cristo stesso è loro vicino e li ama, che lui ha incontrato gli ammalati e li ha confortati, che anche lui ha provato il dolore, la sofferenza e addirittura la morte.

Molti passi dei Vangeli mostrano l’attenzione di Cristo per gli ammalati, egli li cura nel corpo e nello spirito, raccomanda poi a quanti lo seguono di fare altrettanto. Gli Apostoli stessi hanno voluto celebrare questa attenzione del Cristo per i sofferenti con il segno dell’Unzione (Lettera di Giacomo 5,14-16), “chi è malato, chiami a sé i sacerdoti della Chiesa e preghino su di lui, dopo averlo unto con olio, nel nome del Signore. E la preghiera fatta con fede salverà il malato: il Signore lo rialzerà e se ha commesso peccati, gli saranno perdonati”

La Chiesa con questo rito da sempre raccomanda gli ammalati al Signore perché dia loro sollievo e salvezza. Non si tratta quindi di un rito per chi è moribondo e non ha più nessuna speranza, si dice invece che “sia il malato stesso a chiamare” che “Il Signore lo rialzerà”, e quindi il Signore ha scelto e raccomandato questo segno per ogni persona afflitta dal male, da ogni pericolo, dalla vecchiaia stessa.

Oggi la Chiesa  suggerisce di celebrare questo Sacramento non solo in privato ma anche insieme alla comunità in modo che ognuno si senta confortato e sostenuto, anche nella sofferenza, dall’affetto e dalla preghiera della comunità intera.

 

A chi si deve dare l’Unzione degli infermi

L’Unzione si deve dare agli infermi, dice l’epistola di san Giacomo, perché ne abbiano sollievo e salvezza. Con ogni premura quindi e con ogni diligenza si deve provvedere al conferimento dell’Unzione a quei fedeli, il cui stato di salute risulta seriamente compromesso per malattia o vecchiaia.